Materadio 2014
Materadio 2014
Cultura e spettacoli

Materadio 2015

giovedì 3 settembre 2015 fino a domenica 6 settembre
PROGRAMMA:

Giovedì 3 Settembre 2015

ore 19:00
Matera è Fiera, Piazza della Visitazione

Anteprima Materadio 2015
Da Expo Milano 2015 a Matera Capitale Europea della Cultura 2019
Intervengono:
Roberto Arditti, Expo Milano 2015
Marcello Pittella, Presidente Regione della Basilicata
Raffaello Giulio De Ruggieri, Sindaco di Matera
Paolo Verri, Direttore Fondazione Matera-Basilicata 2019

coordina
Marino Sinibaldi, Direttore Radio 3

Venerdì 4 Settembre 2015

16.00 – 16.45
Casa Cava

Fahrenheit - conduce Loredana Lipperini
con Raffaello De Ruggieri - Sindaco di Matera in collegamento telefonico
Domenico De Masi - Professore emerito Sociologia del Lavoro
Emanuele Grilli - ideatore della start up Clicca Energia
Emmanuele Curti - Docente archeologia Università Basilicata
Gisella Capponi - Direttore Istituto Superiore per la conservazione e il restauro

Vecchio e nuovo – Generazioni
Trasformazioni sociali, demografiche e culturali hanno reso problematico il rapporto tra le diverse generazioni con conseguenze anche drammatiche, soprattutto al Sud. Ma emergono anche segnali nuovi, reazioni attive e progetti di innovazione tra eredità del passato e prospettive future.

All'interno di Fahrenheit, Tutta la città ne parla e Radio3 Scienza
Dino Plasmati Open Duo
Modern Jazz ed esplorazioni non soltanto sonore ma anche "melaarmoniche"

Dino Plasmati, chitarra
Nico Catacchio, contrabbasso

16.50-17.00
Casa Cava

Giallo Materano - capitolo 1
"Le voci della pietra" di Maurizio de Giovanni
legge Roberto Latini
musiche di Gianluca Misiti

17.00-17.45
Piazzetta S. Pietro Barisano

Concerto - conduce Valerio Corzani

Tragico ammore
struggimenti, giaculatorie e smarrimenti
di Canio Loguercio (voce, chitarra)
con Alessandro D'Alessandro (organetto, live electronics)

Parole e canzoni sussurrate che innescano, fra il tragico e il grottesco, un surreale concertino in cui sembra riecheggiare più Nino Taranto che Antonin Artaud. Un racconto di canzoni "d'ammore", rigorosamente in napoletano, la sacra lingua delle passioni di Canio Loguercio, autore e interprete in scena, accompagnato dall'organetto di Alessandro D'Alessandro, fra struggimenti, giaculatorie, smarrimenti.

17.45 - 18.45
Piazzetta S. Pietro Barisano

Il Teatro di Radio3 - conduce Laura Palmieri

N.N. Figli di Nessuno
di Francesca Garolla
regia Renzo Martinelli
con Milutin Dapcevic e Matteo de Mojana
suono Fabio Cinicola
produzione "Teatro i" con il sostegno di Next / Laboratorio delle Idee

Nomen Nescio significa nome sconosciuto.
Figlio di N.N., figlio di padre senza nome. Senza padre e senza storia. N.N. come nessun nome, come niente, come nulla.
Un padre e un figlio. Due generazioni a confronto: quella dei padri che hanno partecipato attivamente agli avvenimenti successivi al 1968, e quella dei figli di oggi, nati negli anni Ottanta, addirittura Novanta, che non ha visto, né tanto meno ha vissuto, il fervore della storia recente, eppure ne porta le invisibili ferite. Figli che faticano ad uccidere metaforicamente i propri genitori e che, incapaci di elaborare il lutto, non riescono a diventare adulti e a riappacificarsi con la storia. Il testo è stato tradotto e presentato a Le Theatre Scène National di Saint - Nazaire, Festival Ring a La manufacture di Nancy e TNP di Lione - Face à Face, Paroles d'Italie pour les Scènes de France.

19.10 - 20.00
Casa Cava
Concerto - conduce Sandro Cappelletto

Sonig Tchakerian, violino
Musiche di J. S. Bach

Sonig Tchakerian, armena di origini ma italiana per cultura e formazione, è abituata da tempo a sfidare il pubblico impugnando il violino da sola sul palcoscenico. Tra tutte le sfide, la Partita in re minore per violino solo di Johann Sebastian Bach rappresenta senz'altro quella più impegnativa sul piano interpretativo, per la presenza della famosa Ciaccona. Bach affida infatti il monumento del pensiero polifonico del suo tempo a uno strumento di natura monodica, sfruttando il corto circuito provocato dall'unione tra il virtuosismo strumentale e l'immaginazione musicale.

21.00 - 22.00
Piazza San Giovanni

Concerto - conduce Valerio Corzani

Mauro Ottolini: trombone, tromba bassa, conchiglie
Vanessa Tagliabue Yorke, voce
Vincenzo Titti Castrini, fisarmonica
Daniele Richiedei, violino
Peo Alfonsi, chitarra classica

Rumba, Fado,Tango, Samba sono alcuni degli elementi principali del quintetto guidato da Mauro Ottolini. Un caliente mix tra Spagna, Portogallo, Brasile, Argentina, Italia, Haiti e New Orleans, con brani di Chavela Vargas, Amalia Rodrigues e composizioni originali che mescolano jazz e musica popolare dal travolgente sapore esotico. Un nuovo progetto del musicista veronese, che ancora una volta lavora sulla ricerca timbrica, con un quintetto inusuale dal colore decisamente unico. L 'anima latina prevale, quella radice musicale che cresce da sempre per le strade del vecchio continente, avvicina le persone e le fa ballare. Gli stessi strumenti sono nati tra la gente e per la gente, portando l'aggregazione, la positività e la bellezza dello stare insieme fin dall'intimo del loro timbro. La voce meravigliosa di Vanessa Tagliabue, come un ago e un filo, intreccia delle storie tra queste persone vere e immaginate, che si incontrano e danzano per la strada che porta alla festa del borgo interiore di chi vorrà ascoltare.

22.30 - 24.00
Piazza San Giovanni

Nel paese dei Coppoloni
Reading musicato di Vinicio Capossela

Vinicio Capossela, voce
Alessandro "Asso" Stefana, suoni e rumori
Taketo Gohara, regia del suono

Vinicio Capossela leggerà estratti da "Il paese dei Coppoloni" (Feltrinelli), candidato al Premio Strega 2015. Un viaggio in cui l'autore farà parlare la sua opera, le voci, o i rumori, le musiche e le canzoni che la attraversano. Una selezione di testi che ripercorrono la trama di questo libro fatto di quadri, di incontri, di sentieri e crucistrada, alla ricerca di un animale guida, di Siensi, di musica e musicanti per uno sposalizio, e di uno Stortonome per farsi riconoscere dalla terra nera.

Sabato 5 Settembre 2015

09.00 – 10.35
Chiesa S. Pietro Barisano

Lezioni di Musica e Concerto - conduce Giovanni Bietti

Nel salotto di Rossini… Mi lagnerò tacendo e altre fobie
con Gemma Bertagnolli

Lezione raccontata e suonata, che prende in esame alcune delle composizioni che Gioacchino Rossini scrisse dopo il ritiro dall'attività "pubblica" (nel 1829, dopo il Guillaume Tell). In particolare, ci occuperemo della visionaria serie di brani vocali da camera che il musicista pesarese scrisse su un testo di Metastasio: Mi lagnerò tacendo della mia sorte amara. Il testo è sempre lo stesso ma il carattere dei brani è diversissimo, ora tenero, ora giocoso, ora sperimentale e spericolato.

10.35 - 10.45
Casa Cava

Giallo Materano - capitolo 3

"Le voci della pietra" di Maurizio de Giovanni
legge Roberto Latini
musiche di Gianluca Misiti

10.45 – 12.00
Casa Cava

Tutta la città ne parla - conduce Pietro Del Soldà

Un viaggio nel mondo del lavoro giovanile al Sud per affrontare i nodi drammatici della disoccupazione crescente, dello sfruttamento e delle migrazioni spesso obbligate verso il nord Italia e verso altri paesi. L' esperienza di giovani organizzati in realtà imprenditoriali di successo che, in diverse zone del meridione, gestiscono il territorio e il patrimonio culturale in modo socialmente condiviso, tecnologicamente innovativo e sostenibile dal punto di vista ambientale.

12.00 – 13.00
Piazzetta S. Pietro Barisano

Il Teatro di Radio3 - conduce Laura Palmieri

Siete in ritardo, figli
Giovani e adulti secondo Pier Paolo Pasolini

Un progetto di Lorenzo Pavolini e Roberto Latini
Voce, Roberto Latini
Musiche originali di Gianluca Misiti
Fortebraccio Teatro

La testardaggine pedagogica di Pier Paolo Pasolini assume toni sempre più radicali proprio nei mesi che precedono il suo assassinio. "… è arrivato il momento della mia vita in cui ho dovuto ammettere di appartenere senza scampo alla generazione dei padri", scrive nel testo di apertura delle Lettere luterane, in quel 1975 che lo vedrà esporre in maniera frenetica e definitiva la sua vocazione a farsi maestro di vita, offrendo spunti e metodi di lettura del reale, sfidando la volontà di indottrinamento e coercizione, denunciando la ferocia di chi aveva preparato e stava preparando l'avvento di una nuova gioventù, nei confronti della quale sente di esprimere il suo "sentimento di condanna". Un percorso che condivideremo insieme al pubblico di Materadio riascoltando "il precettore Pasolini" alle prese con Gennariello (1975), il "discorso dei capelli" (1973), le scene di un film mai realizzato ("Il padre selvaggio", 1962), la difesa dei teddy boys (1959), fino alla "Poesia nella scuola" (1948).

15.00 – 15.10
Casa Cava
Giallo Materano - capitolo 4
"Le voci della pietra" di Maurizio de Giovanni
legge Roberto Latini
musiche di Gianluca Misiti

15.10 – 16.00
Casa Cava

Fahrenheit - conduce Loredana Lipperini
con Mario Cucinella - architetto
Giovanni Diele - ideatore della start up Matereal
Lia Brisacane - ideatrice start up Slowfunding
Cristina Amenta - ideatrice progetto Architecture of shame

Vecchio e nuovo – Nuove e vecchie economie
La nuova città ha nuove sfide: l'eco sostenibilità, il riciclo dei materiali, il riutilizzo dei luoghi, la riqualificazione degli spazi urbani e la protezione di quelli verdi. Architettura di rete, speranze delle nuove generazioni, progettualità a confronto per una sostenibilità all'avanguardia e contro il principio di appiattimento dei linguaggi. Ripensare le città dall'urbanistica a una nuova progettualità.

16.00 – 16.45
Casa Cava

Radio3 Scienza - conduce Rossella Panarese
con Giorgio Vallortigara

Bambini, pulcini e cervelli
Le neuroscienze tra cuccioli di homo sapiens e altri animali

Gli studi sul cervello hanno per protagonisti molti animali e le loro abilità cognitive a volte sorprendenti per noi umani presuntuosi. Per esempio, nozioni di fisica elementare che indirizzano il comportamento di pulcini e neonati. Giorgio Vallortigara ci racconta quanto e cosa cominciamo a capire del cervello dei bambini a partire da quello dei cuccioli, tra neuroscienze, etologia e biologia evoluzionista.

16.50 – 17.00
Casa Cava

Giallo Materano - capitolo 5
"Le voci della pietra" di Maurizio de Giovanni
legge Roberto Latini
musiche di Gianluca Misiti

17.00 - 18.00
Piazzetta S. Pietro Barisano

Concerto - Conduce Valerio Corzani

Uomini di Terra
Pasquale Innarella Quartet
Pasquale Iannarella, sassofono
Francesco Lo Cascio, vibrafono
Pino Sallusti, contrabbasso.
Roberto Altamura, batteria

Pasquale Innarella unisce nel suono dei suoi sassofoni improvvisazione radicale e senso melodico in una fusione stretta e vivace, animata da un equilibrio tutto personale tra questi due poli. La costruzione del quartetto segue un principio analogo. Innanzitutto con la scelta di accostarsi ad uno strumento armonico 'eccentrico' come il vibrafono e, in particolare, allo stile ruvido e sempre efficace di Francesco Lo Cascio, capace da una parte di far coesistere anche nella sua voce melodia e radicalità e quindi di interpretare e rispondere alle stesse istanze del leader, dall'altra di far questo con grande senso estetico e particolare attenzione alle dinamiche del quartetto. La ritmica, formata da Pino Sallusti al contrabbasso e Roberto Altamura alla batteria, crea ulteriori sponde per le intenzioni del sassofonista e per la ricerca di punti di equilibrio tra le diverse spinte che ne animano scrittura e assolo.

18.00 - 18.45
Casa Cava

Il Teatro di Radio3 - conduce Lorenzo Pavolini

Fraternità Solare
rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri

"Darò voce ai miei versi, in quello che mi piace chiamare un rito sonoro. Cercherò parole materne come la terra, ribelli e storte come certi figli, rosse come l'entusiasmo, misteriose e spaesate come la mia mamma vecchia, eleganti come animali. Per Matera, posto bello di questo mondo, che ha case come vaticini, ombra compatta e compatto splendore".

19.00 - 20.00
Piazza S. Giovanni Battista

Concerto - Conduce Valerio Corzani

Franco D'Andrea "Traditions Today" with Mauro Ottolini & Daniele D'Agaro
Franco D'Andrea, pianoforte
Daniele D'Agaro, clarinetto
Mauro Ottolini, trombone

Un trio atipico che vede D'Andrea al piano insieme a Daniele D'Agaro al clarinetto e Mauro Ottolini al trombone. La banda è stata il colore di riferimento del jazz tradizionale, che è la musica che mi ha affascinato ai miei esordi – dichiara Franco D'Andrea. La formazione degli "Hot Five" di Louis Armstrong comprendeva tromba, clarinetto, trombone, piano e batteria o banjo. Questa combinazione di strumenti, per me assolutamente magica, ha ancora molto da offrire anche alla musica jazz dei nostri tempi. Questo trio contiene in sé l'essenza del suono di una banda, nella quale strumenti caratteristici sono sicuramente il clarinetto, in rappresentanza delle ance, e il trombone, per gli ottoni. Il pianoforte in questo contesto può giocare una molteplicità di ruoli grazie alla sua tipica orchestralità. La musica si sviluppa tra riff, poliritmie, contrappunti improvvisati, astrazioni contemporanee e sonorità talvolta ispirate al "jungle style ellingtoniano". L'iridescente arte di Franco D'Andrea è un poliedro tendente alla sfera. L'oceanica immensità della sua costante ricerca di un linguaggio personale all'interno della tradizione jazzistica, trova in questo concerto in trio una rappresentazione adamantina. Una straordinaria panoramica sul suo pensiero musicale libero da manierismi di sorta e costantemente alla ricerca di un'espressività autentica e profonda. Musica di una caparbietà gentile, appuntita, magmatica, scattante e raffinata. Travolgente e coerente allo stesso tempo. Mirabilmente in bilico tra Apollo e Dioniso. Intensamente personale, completamente jazz. In un'epoca in cui nella maggior parte dei casi si maneggiano forme, estetica e arte con i guanti dell'anatomopatologo a proteggersi dalla formalina, Franco D'Andrea e la sua musica sono una delle luci più forti in una notte buia. Un faro da seguire per superare un mare scuro e viscoso in bonaccia.

20.00
#AngoloEuropa
Tensostruttura - Piazza Vittorio

La questione immigrazione: Come risponde l'Europa
modera Pietro Del Soldà
con Giulio Di Blasi della Direzione generale della Migrazione e degli affari interni della Commissione europea

21.30 - 23.30
Piazza S. Giovanni Battista

Concerto - conduce Valerio Corzani

Amadou & Mariam
Esponenti dell'african blues, Amadou Bagayoko chitarrista e voce, e Mariam Doumbia, voce, sono una coppia di musicisti del Mali. Lo stile musicale del duo è basato su contaminazioni tra tradizioni maliane e chitarre rock.
C'è una lunga fila di star che ha deciso di collaborare con loro: prima Keziah Jones e Manu Chao, poi Scissor Sisters e M (aka Mathieu Chedid, l'uomo che ha costruito il successo di Vanessa Paradis), infine Damon Albarn e il rapper afro-canadese K'Naan.
Amadou & Mariam, entrambi non vedenti e non più giovanissimi, sono una coppia di musicisti africani che ha calcato per decenni solo i palchi dell'Africa occidentale. Poi, grazie ad un album del 2005, "Dimanche à Bamako", la loro musica ha messo il turbo ed è esplosa in tutto il mondo. A Matera, data unica in Italia per il 2015, saranno presenti con una straordinaria band di 10 elementi.

Domenica 6 Settembre 2015

09.00 – 10.35
Chiesa S. Pietro Barisano

Lezioni di Musica e Concerto - conduce Giovanni Bietti

Le sonate per violoncello e pianoforte op.5 di Ludwig van Beethoven
Francesco Pepicelli,violoncello e Angelo Pepicelli, pianoforte

Nel 1796 Beethoven pubblicò due Sonate per violoncello e pianoforte (op. 5), le prime composizioni di questo genere mai scritte. Frutto dell'incontro con un grande virtuoso, Duport, mostrano una serie di novità impressionanti, dalle dimensioni inusitate all'audacia delle soluzioni timbriche e armoniche. La Lezione, che vede la partecipazione di un rinomato duo da camera, ci condurrà alla scoperta di questi due importanti brani.

10.35 - 10.45
Casa Cava

Giallo Materano - capitolo 6
"Le voci della pietra" di Maurizio de Giovanni
legge Roberto Latini
musiche di Gianluca Misiti

10.50 – 12.00
Casa Cava

Uomini e profeti - conduce Gabriella Caramore

con la potessa Chandra Livia Candiani e Brunetto Salvarani

Infanzia, vecchiaia: i due estremi della vita. Due mondi in apparenza divaricati, di fatto con moltissimi punti di contatto. È solo la freccia della vita che li porta in direzioni opposte. Tutte le tradizioni sapienziali hanno posto sia il bambino che il vecchio come figure della saggezza, divergenti e complementari. Ma noi dobbiamo anche confrontarci con la realtà splendente e problematica dell'infanzia, con quella fragile e drammatica della vecchiaia. Gabriella Caramore e Brunetto Salvarani ne parlano con la poetessa Chandra Livia Candiani.

12.00 – 13.00
Casa Cava

Concerto - conduce Sandro Cappelletto

Quartetto Savinio
Musiche di W.A. Mozart e R. Schumann
Alberto Maria Ruta e Rossella Bertucci, violini;
Francesco Solombrino, viola;
Lorenzo Ceriani, violoncello.

Il genere del quartetto d'archi nasce nella seconda metà del Settecento e diventa nel giro di cinquant'anni, grazie al lavoro di Haydn, la forma di scrittura più nobile dello stile classico. Le varie raccolte di quartetti pubblicate da Haydn a partire dagli anni Settanta rappresentano un punto di riferimento per tutti i principali musicisti dell'epoca, compreso il giovane Mozart. I sei quartetti dedicati a Haydn sono la più eloquente testimonianza della stima di Mozart per il collega, che ricambiava l'omaggio con altrettanta ammirazione. Il Quartetto K458 detto La caccia è uno dei più popolari del ciclo, grazie a una scrittura tersa e melodica malgrado l'abbondanza degli artifici contrappuntistici. Schumann era un artista istintivo e riflessivo al tempo stesso, come Eusebio e Florestano, i personaggi inventati dalla sua fantasia letteraria per rappresentare il proprio ego diviso. I tre Quartetti Op. 41, scritti di getto nell'estate del 1842, incarnano alla perfezione i contrastanti stati d'animo di Schumann, diviso tra urgenza dell'espressione e disciplina della forma musicale. Il n.1, in la minore, spicca in particolare per la bellezza celestiale dell'Adagio, che incarna nella maniera più struggente le ansie palpitanti dell'anima romantica.

13.00 – 13.10
Casa Cava

Giallo Materano - capitolo 7
"Le voci della pietra" di Maurizio de Giovanni
legge Roberto Latini
musiche di Gianluca Misiti

13.10 – 13.45
Chiesa S. Pietro Barisano

Lucania '61 - Matera '19 - conduce Marino Sinibaldi
con Marta Ragozzino Direttore del Polo Museale della Basilicata
Elio De Capitani inizia la lettura di "Cristo si è fermato a Eboli" di Carlo Levi
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