Consiglio comunale, passano le linee programmatiche dell’amministrazione De Ruggieri
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Politica

Bilancio e tasse comunali 2015

Botta e risposta tra Quintano e Adduce

Bilancio 2015 e Tari. E' botta e risposta tra l'assessore al bilancio comunale, Eustachio Quintano, e l'ex sindaco, nonchè attuale consigliere di minoranza, Salvatore Adduce.

"L'approvazione in Senato - scrive Quintano - della sanatoria delle delibere di approvazione delle tariffe adottate dai comuni dopo il 30 luglio 2015 mette fine alle polemiche che si trascinano strumentalmente da tempo sulla stampa locale, e non solo, in merito al Bilancio di Previsione 2015 dell'Amministrazione Comunale di Matera".

L'assessore, in particolare, sottolinea che il sindaco Raffaello de Ruggieri e la sua Giunta hanno dovuto lavorare in questi mesi facendo costantemente i conti con un bilancio di fatto fortemente condizionato da scelte, impegni di spesa e erogazioni già avvenute da parte della precedente amministrazione. Quintano definisce "un grande bluff" il Piano delle Alienazioni ed il Piano delle Opere Pubbliche, entrambi documenti allegati e presupposto del Bilancio di Previsione, approvati dall'Amministrazione precedente.

"Infatti - spiega nel comunicato - per la copertura della spesa necessaria alla realizzazione delle opere pubbliche sono previste la vendita del bosco di Timmari e somme rivenienti da oneri concessori per un importo pari ad euro 4.750.000. E' di tutta evidenza come i numeri riportati siano frutto di mera fantasia privi di alcun riscontro obiettivo e forieri di finanza fantasiosa più che di bilanci comunali. Chi mai può essere interessato a comprare un bosco con i vincoli che generalmente sullo stesso insistono? E gli oneri concessori così come previsti sono rispondenti ad un momento di forte recessione soprattutto nel settore dell'edilizia privata se si considera che a tutt'oggi l'importo incassato supera di poco il milione di Euro? Ne consegue che tutte le ulteriori attività che ne discendono, non possono che essere approssimative".

"Un capitolo a parte merita la questione Tari, tassa di scopo finalizzata a coprire integralmente il servizio relativo al ciclo dei rifiuti: non è l'Amministrazione che determina l'importo della tassa a carico dei cittadini, ma definito il costo totale del servizio da parte del dirigente responsabile del settore, deve essere totalmente ribaltato agli utenti".

Ancora una volta, la responsabilità, secondo l'assessore Quintano, ricade sull'amministrazione Adduce: "Ma lo sanno i cittadini che i maggiori costi connessi alla cessazione dell'uso della discarica di La Martella con un incremento di quasi 450.000 mila euro al mese erano stati già deliberati il 23 aprile 2015 dalla Giunta Adduce con un aggravio totale pari all'aumentata della tassa sui rifiuti? Quindi il Bilancio di Previsione 2015, approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 28 agosto scorso, non poteva non risentire di pesanti condizionamenti che impediscono ancora oggi all'Amministrazione l'adozione di alcun provvedimento e, quello che è più grave, il pagamento degli impegni via via assunti per un Patto di Stabilità al limite dell'equilibrio".

"Destabilizzante è stato l'utilizzo indiscriminato dell'avanzo di amministrazione, finanziando spesa corrente per oltre 3 milioni di euro per costi rivenienti da esercizi precedenti. Anche qui sorge un dubbio legittimo: non si trattava forse di debiti fuori bilancio che avrebbero richiesto la procedura del relativo riconoscimento con la trasmissione degli atti alla Corte dei Conti per l'individuazione di eventuali responsabilità contabili? Su questo scenario si è dovuto costruire il Bilancio di Previsione per l'Esercizio 2015 che, è bene ricordarlo, risente di un decremento di oltre 2,5 ml di euro di mancati trasferimenti statali, non disgiunto dai diversi aumenti fisiologici previsti contrattualmente dagli indici ISTAT.

I bilanci non sono fatti con le parole ma con i numeri - conclude l'assessore - i conti ereditati al 15 luglio scorso, data dell'insediamento, consistevano in una spesa corrente di oltre 51 ml di euro, con entrate corrispondenti per circa 46 ml di euro, con un evidente sbilancio di circa 5 ml di euro. L'unica manovra possibile, al 15 luglio 2015, con buona parte della spesa già impegnata, è stata quella di operare sulla spesa corrente, riducendo tutte le uscite con esclusione di quelle relative ai servizi obbligatori".

A tale azione, corrisponde un'immediata reazione di Salvatore Adduce che dichiara: "Il "tecnico" Quintano ha deciso di fare politica e quindi cerca di darla a bere ai più sprovveduti mettendo tutto in unico calderone, la parte corrente e la parte in conto capitale, cioè gli investimenti, del bilancio".

"Proviamo a spiegare: i conti del comune di Matera li abbiamo lasciati in ordine. Il bilancio dice che solo negli ultimi 3 anni l'Amministrazione Adduce ha ridotto del 25% l'indebitamento del Comune di Matera pur a fronte di tagli lineari delle varie manovre finanziarie dei diversi governi che hanno sottratto alla nostra città una cifra mastodontica di 15 milioni di euro in quattro anni. A ciò si aggiunga il non trascurabile dato di aver restituito ai legittimi creditori debiti fuori bilancio di gestioni precedenti per oltre 5 milioni di euro. Tutto questo mantenendo la pressione fiscale tra le più basse d'Italia".

"Nel corso dei primi mesi del 2015 - spiega Adduce - è sorto un problema straordinario: la necessità di trasferire i rifiuti fuori Matera visto l'esaurimento dei volumi della discarica di La Martella. A quella emergenza si doveva rispondere innanzitutto facendo bene i conti e calcolando al centesimo la copertura attraverso un aumento della TARI che, come abbiamo detto anche noi, era inevitabile, ma poteva essere nell'ordine del 30-40%. Oggi, invece, i materani stanno ricevendo bollette dei rifiuti con un aumento medio di oltre il 70% che aggiunto all'aumento dell'80% della TASI costituisce un vero e proprio salasso a danno delle famiglie e delle imprese".

"Altro ragionamento è necessario fare sulla parte in conto capitale del bilancio e cioè quella relativa agli investimenti che poi non sono altro che le opere pubbliche da realizzare. Quando Quintano parla del piano delle alienazioni (del bosco di Timmari) e cose del genere si riferisce al piano per finanziare le opere pubbliche che è stato approvato insieme al bilancio di previsione 2015 dall'attuale maggioranza. Se Quintano, il Sindaco e tutti i consiglieri di maggioranza avessero ritenuto non adeguato quel piano lo avrebbero potuto modificare. Perché non lo hanno fatto? Semplice, perché era ed è valido. Quel piano serve a costruire un "parco" progetti che è possibile finanziare in qualsiasi momento con risorse rivenienti da alienazioni ma soprattutto da finanziamenti che la nuova amministrazione si era impegnata a reperire attraverso il lazo dei vari "cow boy" che compongono il costoso staff del sindaco e che ad oggi non hanno prodotto alcunché. Tutto ciò non incide sulle ENTRATE e le USCITE del bilancio, cioè nella parte corrente".

"Quanto all'avanzo di amministrazione, questo è stato utilizzato in modo appropriato, con oculatezza e nel rispetto della legge. Proprio il corretto uso dell'avanzo ha impedito aumenti della pressione fiscale a danno dei cittadini in una fase economica gravissima. Questo fanno gli amministratori che amano la prorpia città e i propri cittadini. Utilizzano le leve del bilancio pubblico, per piccole che siano, in funzione anticiclica cioè per contrastare la povertà e l'indigenza. Esattamente il contrario di quanto sta facendo questa amministrazione che ha riversato le difficoltà e criticità sulle spalle dei cittadini".
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