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Salva l'acqua: una ciclopasseggiata contro il petrolio lucano

"A rischio l'invaso del Pertusillo" denunciano le associazioni

Una ciclopasseggiata per ribadire il no al petrolio, in difesa dell'acqua pubblica.

E' prevista per domenica 23 novembre alle ore 9,00 l'iniziativa della Rete Appulo-lucana "Salva l'acqua", per sensibilizzare la cittadinanza pugliese e lucana sul tema della tutela dell'acqua potabile, di fronte ai rischi derivanti dalle estrazioni petrolifere in terra lucana, previsti dal decreto del governo Renzi "Sblocca Italia".

Circa 3/4 della Basilicata, secondo la Rete, sarebbero minacciati dalle trivelle. Un pericolo per il diritto all'acqua potabile, che la Puglia riceve dagli invasi lucani, con conseguente danno per tutta la catena alimentare e le attività agricole e turistiche, a fronte di benefici ritenuti "irrisori per il territorio regionale e trascurabili per l'intera nazione".

"Le indagini scientifiche condotte da ARPAB e da EHPA – denunciano le associazioni della Rete - fanno sospettare che l'invaso del Pertusillo, che serve l'Acquedotto Pugliese, sia già occasionalmente soggetto a picchi di inquinamento. In ogni caso appare evidente che, in assenza di azioni rivolte a ridurre la pressione antropica (effetto di depurazioni inefficienti o assenti e di estrazioni petrolifere) lo stato ecologico dell'invaso sia destinato a peggiorare e, potenzialmente, ad oltrepassare la soglia critica". Un tema su cui "Salva l'acqua" ha interpellato anche le istituzioni religiose, scrivendo ai vescovi di Altamura e Matera, mons. Ricchiuti e mons. Ligorio, per richiamare l'impegno della Chiesa locale nella difesa dell'ambiente, sulla scia di quanto fatto in Molise ed Abruzzo contro le estrazioni petrolifere nell'Adriatico.

Le manifestazioni partiranno in sincrono da Altamura (Piazza Zanardelli) e da Matera (stazione Villa Longo). L'arrivo dei due gruppi è previsto per le 11,00 nel piazzale del centro commerciale di Borgo Venusio, scelto simbolicamente come crocevia delle due regioni, unite dall'acqua.
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