Codice Rosa, buone pratiche per riconoscere la violenza

In prefettura l'incontro per dibattere di nuove politiche contro la violenza

sabato 6 dicembre 2014 10.46
A cura di Marco Delli Noci
Il tema della violenza, in tutte le sue declinazioni, sta prendendo piede sempre più nella nostra società. La previsione e l'attuazione di politiche di prevenzione e contrasto della violenza, potrebbero aiutare ad arginare il problema, come il "Codice Rosa".

Di questo si è dibattuto in un incontro organizzato dalla Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari (F.I.D.A.P.A.) del distretto sud-est che comprende Basilicata, Molise, Puglia ed Abruzzo, in collaborazione con il prefetto di Matera, Luigi Pizzi. Hanno partecipato all'evento la presidente nazionale FIDAPA, Anna di Domenico Lamarca, tutte le presidenti dei distretti d'Italia, il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, il vice-ministro dell'interno, Filippo Bubbico, e il sottosegretario di Stato alla salute, Vito De Filippo.

Il Codice Rosa è un servizio, ubicato nei pronto soccorso e negli ospedali, che interessa tutte le vittime di violenza, senza distinzione di genere o età. Grazie all'intervento di un gruppo sinergico composto da personale sanitario e da autorità giudiziarie, prefetture, forze di polizia, si cerca di dare risposte operative e concrete ai bisogni delle vittime. L'obiettivo della FIDAPA è che il coordinamento tra le diverse figure dello Stato nel contrasto alla violenza, sia contenuta in una legge. In Regione questo itinerario è stato attivato grazie alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa nel luglio del 2013 tra le forze dell'ordine e le agenzie sanitarie dei due capoluoghi lucani, ed i due comuni di Potenza e Matera.

La Basilicata è stata la seconda regione, dopo la Toscana, ad attivare il servizio. "Il Codice Rosa deve diventare una prassi in tutte le aziende sanitarie e gli ospedali. Da tempo – afferma la presidente del distretto sud-est, Maria Antonietta Amoroso – noi promuoviamo i diritti umani: aiutiamo anche in caso di violenza sui minori, sui disabili, sugli anziani e sugli omosessuali". Mentre la presidente Lamarca è andata oltre il Codice Rosa: "Abbiamo pensato, come FIDAPA, ad uno sportello d'ascolto per le persone vittime di violenza". E sottolinea l'importanza del lavoro in comune tra aziende sanitarie, forze dell'ordine e Stato: "Il problema della violenza lo conosciamo, adesso dobbiamo agire. Deleghiamo al lavoro congiunto il compito di prevenire e curare".

Infine il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha rimarcato come "con Matera2019 continueremo ad aumentare il nostro livello di attenzione su questa problematica della violenza. Dobbiamo progredire, dobbiamo fare progresso anche in questo settore".
Codice Rosa, buone pratiche per riconoscere la violenza
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