Danni da maltempo, aumenta la solidarietà per Matera

Dopo Milano, pure la città di Firenze donerà dei fondi

lunedì 18 novembre 2019 21.31
Aumenta la solidarietà nazionale per Matera dopo l'alluvione della settimana scorsa. Sicuramente l'attenzione su Venezia per l'acqua alta è decisamente sproporzionata rispetto a quella della città dei Sassi, capitale europea della cultura, ma certamente è innegabile che sono due situazioni molto diverse.

Dopo Milano, pure Firenze organizza una raccolta fondi. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ed il sovrintendente del Maggio Musicale fiorentino, infatti, hanno deciso di destinare alla città di Matera gli incassi del concerto del 30 novembre prossimo con l'Orchestra nazionale dei conservatori italiani. "La solidarietà e la vicinanza della città di Firenze e le testimonianze di affetto che ci giungono da ogni parte d'Italia ci rendono orgogliosi di appartenere ad un grande Paese che riesce ad esprimere il senso di unità ed il sentimento della comune condivisione nell'affrontare momenti di difficoltà", dice il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri.

La notizia di Firenze segue quella di Milano dove il sindaco Giuseppe Sala, il Piccolo Teatro e la compagnia del Falstaff hanno deciso di devolvere alla città di Matera l'incasso dello spettacolo del 29 novembre ''Falstaff e il suo servo''. Analoga l'iniziativa di una nota catena dell'abbigliamento che, con il claim ''Love Matera'', assegnerà il 20 per cento degli incassi di una settimana nei due punti vendita della città dei Sassi.

Quello avvenuto a Matera e in tutta la provincia è stato sicuramente un evento naturale eccezionale ed i danni sono stati ingenti. Solo a Matera si stimano in otto milioni di euro, come da istanza di stato di calamità. Si deve comunque aprire una serie riflessione. I Sassi sono patrimonio dell'Unesco dal 1993 e uno dei motivi del riconoscimento fu la capacità dei materani di creare un adeguato sistema di canalizzazione e regimentazione delle acque nei rioni di case in tufo. Quest'anno due volte i Sassi sono stati invasi dall'acqua che è scesa creando dei fiumi in piena. Ne è consapevole il primo cittadino che attribuisce il problema alla ''cementificazione'' delle colline sovrastanti la città antica e, contestualmente, all'abbandono delle vecchie difese idrauliche sotterranee.