L’"archistar" Boeri progetta il Parco Intergenerazionale di Matera

Assegnato incarico di 38mila euro per piazza Visitazione e piazza Matteotti

venerdì 16 agosto 2019
Sarà Stefano Boeri a redigere il progetto preliminare e il relativo studio di fattibilità tecnico economico per la creazione di un polo multimodali da realizzare in piazza della Visitazione a Matera.

Il Comune ha deciso che sarà il famoso architetto, che si divide tra il suo studio di Milano e quello di Shangai, a realizzare il progetto di un "Parco Intergenerazionale" nell'area di Piazza della Visitazione per l'incremento dell'attrattività e la valorizzazione della Città di Matera.

Boeri, architetto meneghino di 63 anni, è conosciuto dai più soprattutto per il suo "bosco verticale": due grattacieli di 100 e 80 metri le cui facciate accolgono una biodiversità floristica di oltre 11.000 tra alberi, arbusti e essenze vegetali che fanno bella mostra di sé nel quartiere Isola di Milano e che rappresentano forse il manifesto della sua concezione dell'architettura e dello spazio.

L'opera da realizzare in Piazza della Visitazione, che fa il paio con il progetto di riqualificazione di Piazza Matteotti, è finanziata attraverso PO-FESR 2014 – 2020. ITI -Sviluppo Urbano Città di Matera, per 2 milioni e 100mila euro, mentre al progetto Estensione dell'area parco a Piazza Matteotti ed il percorso pedonale stazione FAL-via Don Minzoni, con relative aree pertinenziali, sono destinati 2 milioni di euro.
All'architetto per la stesura del progetto preliminare andranno 37.951,85 euro.

Un progetto che si inserisce nella riqualificazione complessiva della zona, che comprende anche la stazione Matera Centrale delle Ferrovie Appulo Lucane, progettata proprio dall'architetto milanese.

L'intento – dicono da Palazzo di Città- è quello di realizzare un "Parco Intergenerazionale per favorire l'integrazione, l'aggregazione ed il dialogo fra le varie componenti del tessuto sociale cittadino, prevedendo l'inserimento di vari elementi urbani (play-ground, pista ciclabile, percorsi pedonali, parcheggi, area taxi, servizi per la stazione, ecc.) da integrarsi all'interno di una matrice verde di gradevole fruizione che permetta lo svolgimento di attività e funzioni urbane a diretto contatto con le componenti naturali".

La scelta è ricaduta sull'architetto milanese in quanto gli uffici comunali avevano la necessità di affidare il progetto ad professionista di alto profilo, riconosciuto a livello nazionale e internazionale, (stante l'importanza strategica, architettonica e funzionale dei luoghi di intervento), che avesse potuto "assicurare la necessaria celerità e qualità nell'elaborazione delle occorrenti attività progettuali in dialogo armonico con le parti di piazza già realizzati o in corso di realizzazione da parte della FAL.

Opere che consistono nel rifacimento della stazione ferroviaria e nella riqualificazione delle relative aree pertinenziali e che dovranno convivere in armonia architettonica con le soluzioni progettuali di completamento della piazza.