Morosi incolpevoli: un aiuto concreto dal Governo centrale

Anche il Comune di Matera intende rilevare i casi di disagio abitativo nel proprio territorio

mercoledì 15 marzo 2017 12.05
Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che fissa il riparto dei 59,7 milioni di euro per i «morosi incolpevoli», cioè gli inquilini che non riescono a pagare l'affitto perché in situazione di indigenza, ora la palla è passata alle Pubbliche amministrazioni.

Per «morosità incolpevole» si intende, si legge nel DM, « la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacita' reddituale del nucleo familiare». Questa situazione si considera esistente quando (a titolo esemplificativo e non esaustivo) si sia verificate una di queste situazioni: perdita del lavoro per licenziamento; accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell'orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente; malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell'impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.

Fatte le dovute verifiche da parte dell'Amministrazione Comunale (reddito ISEE, destinatario di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida, che sia titolare di un contratto di abitazione regolarmente registrato, etc.), si passa all'erogazione del contributo.

Per quanto concerne il Comune di Matera, lo stesso ha provveduto, come previsto per i casi in oggetto, alla pubblicazione dell'avviso pubblico per gli inquilini morosi incolpevoli per l'accesso ai contributi previsti dal D.l. 31 agosto 2013 n.102, convertito dalla legge 23 ottobre 2013 n.123.

Le domande possono essere presentate da chi si trovi in situazione di morosità per situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone localitvo a ragione della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare. Il provvedimento è previsto anche per la perdita o la consistente riduzione della capacità reddituale per perdita del lavoro per licenziamento, accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell'orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale, mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici, cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente; malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato la riduzione consistente del reddito complessivo o la necessità dell'impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche o assistenziali.

Per i beneficiari c'è tempo fino alle ore 12,30 del 29 marzo 2017 per presentare la domanda presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico al piano terra del palazzo comunale.