Scoperto dalla Polizia mentre cerca di superare gli esami di guida con l’aiuto di uno smartphone

Nascondeva il cellulare per comunicare con un complice che gli forniva le risposte esatte dall’esterno

martedì 20 giugno 2017 14.29
La Polizia di Stato ha denunciato all'Autorità giudiziaria un giovane per truffa ai danni dello Stato perché cercava di conseguire la patente di guida in maniera fraudolenta.

L'attività è stata svolta dalla squadra di polizia giudiziaria della Sezione della Polizia Stradale di Matera, non nuova ad accertamenti di tal genere di reati.
Rispetto a precedenti episodi accertati in cui il candidato cercava di ottenere la patente mediante sostituzione di persona, c'è stata una evoluzione delle modalità utilizzate. Questa volta l'illecito conseguimento è stato tentato attraverso l'uso di sofisticate apparecchiature elettroniche.

Ieri mattina 19 giugno, durante i controlli svolti con la collaborazione dei funzionari della locale Motorizzazione Civile per accertare la correttezza della procedura per l'espletamento degli esami teorico-informatizzati richiesti per il conseguimento della patente di guida di categoria B, un candidato trentenne della provincia di Matera è stato sorpreso ad utilizzare illegalmente uno smartphone.

L'apparecchio telefonico era abilmente occultato sotto la polo indossata dal giovane, appositamente modificata in modo da consentire alla fotocamera di inquadrare il monitor su cui erano visualizzate le domande del test. Attraverso un micro auricolare collegato con sistema Bluetooth allo smartphone, poteva così comunicare con un complice all'esterno che gli forniva le risposte esatte.

Con questo trucco, il candidato aveva superato la prova in argomento con zero errori. Con la patente di guida così conseguita, avrebbe potuto guidare senza però avere una conoscenza sufficiente delle regole che disciplinano la circolazione stradale, costituendo perciò un pericolo per sé e per gli altri. Ma è stato scoperto, grazie all'intervento della Polizia Stradale.
Il test per lui sarà pertanto annullato.

Dopo aver ammesso le proprie responsabilità, il giovane è stato denunciato all'Autorità giudiziaria per il reato di truffa ai danni dello Stato mentre il materiale elettronico che ha impiegato illegalmente è stato sottoposto a sequestro penale.

Sono tuttora in corso indagini per individuare gli organizzatori e i complici dell'attività delittuosa.