Teatro Duni: diffidato il sindaco del Comune di Matera

Sottoscritta dagli avvocati della Navona srl

giovedì 26 aprile 2018 16.17
Riportiamo integralmente la diffida che il 24 aprile 2018 gli avvocati del prof. Giovanni Carnovale e della Navona srl hanno inviato ufficialmente via pec al Sindaco del Comune di Matera dopo la pubblicazione dei suoi comunicati stampa:

Spettabile Comune di Matera,
in nome, per conto e nell'interesse del Prof. Giovanni Carnovale , nato a Roma l'8 settembre 1962, in proprio e quale legale rappresentante della Navona S.r.l., con sede legale in Roma, Viale Parioli n. 79/H (C.F. 03297220794), in proprio e quale socia della Teatro E. Duni S.r.l. in Liquidazione, oltre che conduttrice, in virtù del "contratto di locazione commerciale parziale" del 18 novembre 2015, della struttura teatrale E. Duni, per significarVi quanto segue.

Il Prof. Giovanni Carnovale, con accordo sottoscritto in data 2 agosto 2011, è stato espressamente incaricato di promuovere ogni e qualsivoglia trattativa con enti pubblici e/o con privati finalizzata all'eventuale vendita della struttura teatrale de qua, dalla Teatro E. Duni S.r.l. in Liquidazione nella persona del liquidatore Rag. Carmelino Scalise il quale, come a Voi noto (cfr. comunicazione della Navona S.r.l. del 10 aprile 2018 inviata a mezzo p.e.c.), è stato recentemente revocato dalla carica di liquidatore, in data 20 marzo u.s., dall'assemblea soci della Teatro E. Duni S.r.l. in Liquidazione e sostituito formalmente, nella medesima assemblea, dai Dottori Luigi Alberto Morelli e Antonio Gemma , commercialisti in Matera, senza che ciò abbia comportato alcuna modifica all'incarico conferito e in essere con il Prof. Carnovale.

Si aggiunga a quanto sopra che, in data 1 aprile 2017 l'assemblea dei soci della Teatro Duni S.r.l. in Liquidazione ha respinto - all'unanimità - la proposta di acquisto della struttura teatrale, al prezzo di 3.4 milioni di Euro, formulata da Codesto Ente Locale - ritenendola palesemente iniqua - e contestualmente ha deliberato a favore della cessione del Teatro de quo esclusivamente a soggetti privati.

Ebbene, riferiscono i miei Assistiti, che nonostante le inequivocabili determinazioni assunte in sede assembleare dalla Teatro Duni S.r.l. in Liquidazione, appena evidenziate, sono venuti casualmente a conoscenza che codesto Ente Locale e il Rag. Carmelino Scalise (come detto revocato dalla propria carica) stanno conducendo delle trattative riservate aventi ad oggetto la compravendita della struttura teatrale Duni , tanto ciò è vero che la Navona S.r.l., in data 11 aprile 2018, si è premurata di comunicare al Sindaco del Comune di Matera e al Presidente della Regione Basilicata l'avvenuta revoca dell'incarico di liquidatore al Rag. Scalise il quale è pertanto privo di ogni potere di rappresentanza della Teatro Duni S.r.l. in Liquidazione.

Ma ancor più grave è che l'aver reso noto ai mass media delle trattative - abusive, invalide, illegittime ed inefficaci - in corso tra il Comune di Matera e il Rag. Scalise (cfr. comunicato stampa del Comune di Matera del 21 aprile 2018) sta cagionando ai miei Assistiti e alla medesima Teatro Duni S.r.l. in Liquidazione un grave pregiudizio atteso che, inevitabilmente, inficiano ed impediscono la prosecuzione di tutte le legittime e valide negoziazioni in pieno corso con soggetti privati, gestite direttamente dal Prof. Carnovale, quale soggetto promanante l'effettiva ed univoca volontà dell'assemblea dei soci della Teatro Duni S.r.l. in Liquidazione.

Alla luce di quanto sopra, si invita e diffida il Comune di Matera, nella persona del Sindaco p.t., ad interrompere ogni abusiva ed illegittima negoziazione avente ad oggetto la succitata compravendita immobiliare, nonché ad interrompere ogni e qualsivoglia forma di diffusione di comunicati stampa aventi ad oggetto illegittime, quanto invalide ed inefficaci trattative e negoziazioni per la compravendita del Teatro E. Duni sito in Matera, Via Roma n. 10 e di provvedere alla rettifica di quanto già comunicato ai mass media locali e nazionali nel termine essenziale e perentorio di sette giorni dalla ricezione della presente, evidenziando sin da ora che in difetto di quanto sopra provvederò a dar corso al mandato ricevuto tutelando le ragioni e i diritti dei miei Assistiti innanzi tutte le competenti sedi giudiziarie e amministrative, con richiesta di risarcimento dei danni tutti subiti e subendi.

Distinti saluti.
Avv. Paolo Melchionna