All'Ospedale di Matera arriva il test gratuito di screening prenatale
Per le donne in gravidanza con rischi di animalie cromosomiche
domenica 29 settembre 2019
Dal primo ottobre presso l'Ospedale Madonna delle Grazie di Matera sarà possibile, in modo gratuito, fare il test di screening prenatale non invasivo (Nips) per tutte le donne in gravidanza che presentano un rischio intermedio di anomalie cromosomiche, desunto dal precedente esame bi test.
La Basilicata è la prima regione ad attivare questa opportunità. Verrà garantita operativamente attraverso il laboratorio specialistico di Genetica medica dell'Ospedale materano, guidato da Domenico Dell'Edera, in collaborazione con il Centro di riferimento regionale di Medicina fetale e diagnosi prenatale dell'Ospedale San Carlo di Potenza e le unità operative di Ostetricia e ginecologia che operano sul territorio.
Basato su specifiche tecniche molecolari, il test viene effettuato con un semplice prelievo di sangue materano e permette di esaminare, a partire dalla undicesima settimana di gestazione, la probabilità di riscontrare nel feto problematiche collegate al numero di cromosomi quali la sindrome di Patau, la sindrome di Edwards e la sindrome di Down.
Soddisfazione è stata espressa dalla Regione Basilicata. Secondo l'assessore alla sanità Rocco Leone, in questo modo la Basilicata "si va ad allineare, come evidenzia il Ministero della Salute, ai Paesi europei più avanzati".
La Basilicata è la prima regione ad attivare questa opportunità. Verrà garantita operativamente attraverso il laboratorio specialistico di Genetica medica dell'Ospedale materano, guidato da Domenico Dell'Edera, in collaborazione con il Centro di riferimento regionale di Medicina fetale e diagnosi prenatale dell'Ospedale San Carlo di Potenza e le unità operative di Ostetricia e ginecologia che operano sul territorio.
Basato su specifiche tecniche molecolari, il test viene effettuato con un semplice prelievo di sangue materano e permette di esaminare, a partire dalla undicesima settimana di gestazione, la probabilità di riscontrare nel feto problematiche collegate al numero di cromosomi quali la sindrome di Patau, la sindrome di Edwards e la sindrome di Down.
Soddisfazione è stata espressa dalla Regione Basilicata. Secondo l'assessore alla sanità Rocco Leone, in questo modo la Basilicata "si va ad allineare, come evidenzia il Ministero della Salute, ai Paesi europei più avanzati".