Associazionismo, Amenta replica alle accuse di ‘Ambiente Cultura e Sviluppo’

“Assessorato manipolato e mal gestito”. L’assessore ribatte: “Vena polemica dai toni offensivi”.

martedì 11 agosto 2015 9.10
A cura di Marco Delli Noci
Prime grane amministrative da risolvere per il neo-assessore con delega allo sport e all'associazionismo, Massimiliano Amenta. L'ultima nasce da una polemica innescata dall'associazione 'Ambiente Cultura e Sviluppo' che accusa l'amministratore materano di non averla inclusa nei primi incontri tenutesi con le associazioni della città.

"Denunciamo la mancanza di competenze e siamo allibiti e delusi – scrive in un comunicato Gianni Cancellieri di Ambiente Cultura e Sviluppo - dal comportamento dell'assessore Amenta, dopo aver riunito ben due volte le associazioni culturali, noi di A.C.S. (Ambiente Cultura e Sviluppo) non siamo stati presi in considerazione". L'associazione racconta la cronistoria dei fatti: "La prima volta ci siamo presentati di nostra spontanea volontà, avvisati da un nostro amico presidente di un associazione di volontariato e chiedendo spiegazioni all'assessore ci ha risposto che avrebbe chiesto agli uffici comunali un nuovo elenco, ma purtroppo al secondo incontro per la Notte Bianca, si è ripetuta la storia".

Successivamente un membro dell'associazione si è recato presso l'ufficio dell'assessorato per discutere della questione "ma ci è stato detto da un suo gentile collaboratore che l'assessore era impegnato per una riunione importante". Sconcertante per l'associazione è il seguito: "Uscendo dall'ufficio il nostro iscritto – prosegue Cancellieri - si è reso conto che l'assessore era in riunione con la sua rappresentanza politica e chiedendo informazioni ad un dipendente ci è stato detto che per risolvere il problema bisognerebbe discuterne con Pasquale Di Lorenzo, visto da alcuni come vero assessore del ramo". Di qui, l'attacco sferzante: "Lo stupore è enorme da parte nostra, è possibile nominare un assessore che fa le veci di un terzo personaggio, ex consigliere Regionale, pagandolo profumatamente con i nostri soldi?". L'associazione, conclude la nota, chiedendo lumi ad Amenta e al sindaco sul ruolo di Di Lorenzo, "gestore e manipolatore dell'assessorato".

Nel giro di pochi minuti dal comunicato, giunge la replica di Amenta. L'assessore, ricordando la disposizione inerente le iscrizioni delle associazioni al Comune di Matera, puntualizza: "Se non è stato invitato dagli uffici – risponde Amenta alle osservazioni di Cancellieri - è semplicemente perché la sua associazione non è ancora iscritta nell'albo e per rassicurarlo circa la mia competenza, come avrà avuto modo di rendersene conto, ma soprattutto della mia trasparenza e della mia volontà di coinvolgere tutto il mondo associativo nella gestione delle problematiche e delle iniziative di questo assessorato come mai si è fatto prima d'ora".

L'amministratore comunale, inoltre, ribatte duramente riguardo gli attacchi verso la sua persona e gli incontri con altre personalità politiche: "Il suo comunicato fa trasparire soltanto una vena polemica dai toni inutilmente offensivi verso la mia persona, che ometto di raccogliere perché comprendo essere più che altro dettate da una vena disfattista e politicamente orientata. Ancora, con la massima trasparenza, mi avvalgo di collaborazioni gratuite senza alcun onere presente e futuro per le casse comunali e che il diritto di tenere degli incontri, che lei definisce politici, ma che in sostanza riguardavano eletti di questo comune con libere elezioni e di responsabili politici di liste votate dai cittadini materani per discutere di talune emergenze amministrative di questa città che credo che sia un dovere prima ancora che un diritto costituzionalmente garantito".

Tra l'altro, prosegue Amenta nella sua contro-risposta, "appare evidente che all'incontro delle associazioni di cui fa menzione, il signor Cancellieri ha comunque partecipato per sua stessa ammissione e avrà notato che nessuno l'ha messa alla porta pur non essendo ancora la sua associazione iscritta nel Registro Comunale". "Sarebbe stato più apprezzabile e serio – conclude l'assessore - da parte sua regolarizzare l'iscrizione e comunque anche se fosse venuto alla seconda riunione sarebbe stato ben accetto".