G20 e sanità, Bennardi incontra Bardi

Il confronto alla Regione su vari temi di interesse per Matera

lunedì 8 marzo 2021 17.32
"E' stato un incontro molto franco e sono compiaciuto del fatto che il presidente Bardi abbia compreso l'importanza delle questioni sollevate, rispetto alle quali ho registrato disponibilità a lavorare per trovare soluzioni che consentano a Matera di non essere penalizzata". Queste sono state le prime parole a margine dell'incontro avvenuto presso la sede della Regione Basilicata tra il governatore lucano Vito bardi e il sindaco di Matera Domenico Bennardi. Sul tavolo della discussione alcune tematiche di assoluta priorità che sono in cima all'agenda del primo cittadino materano e che necessitano di condivisione e supporto da parte dell'ente regionale.

Si è, infatti, parlato a dell'emergenza Covid e della campagna vaccinale, della riforma sanitaria e del ruolo dell'ospedale Madonna delle Grazie. Al centro del dialogo tra Bardi e Bennardi anche le iniziative di sostegno ai lavoratori autonomi; l'organizzazione del G20, con il sindaco che ha sottolineato la necessitò per la città dei Sassi di non perdere slancio per lo sviluppo e la crescita.

In particolare sul tema vaccini– ha sottolineato il primo cittadino di Matera- "Mi è stata assicurata una fornitura adeguata di vaccini per poter effettuare una campagna massiva, mettendo anche a disposizione risorse e luoghi affinchè si proceda senza alcun ritardo".

Per ciò che riguarda più in generale il riordino sanitario regionale e il ruolo dell'ospedale d Matera, il sindaco ha ribadito agli interlocutori regionali "la necessità di una discussione in un Consiglio comunale aperto, anche in presenza dell'assessore alla Salute, Rocco Leone, per delineare con chiarezza, in maniera partecipata e nella massima trasparenza il futuro del nostro nosocomio".

Un incontro per chiarire la necessità di non creare una regione a due velocità, con disparita di interventi nelle due province. L'obiettivo su cui c'è stata convergenza- ha concluso Bennardi -è quello di "superare campanilismi e iniziative che possano essere divisive per i territori, e lavorare per percorsi di crescita omogenea, nei quali entrambe le province abbiano ruoli paritetici".