Blitz antidroga dei carabinieri, 18 arresti

Capitali del traffico di stupefacenti reinvestiti in attività agricole

mercoledì 12 maggio 2021 10.06
Dalle prime ore di questa mattina i Carabinieri ed i Finanzieri delle rispettive Compagnie di Policoro stanno eseguendo una Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Potenza, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia che ha coordinato le indagini, nei confronti di 24 persone ritenute, a vario titolo, responsabili di aver fatto parte di una associazione dedita al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, hashish e marijuana, oltre che accusati di trasferimento fraudolento di valori, auto-riciclaggio, estorsione ed incendio. Il sodalizio criminale individuato è operante nella zona del metapontino, principalmente nei comuni di Policoro, Scanzano Jonico, Colobraro, Tursi, Valsinni e Bernalda.

Sono 18 le persone arrestate (12 finite in carcere e sei ai domiciliari) mentre altre sei sono state sottoposte a obbligo di dimora nel loro Comune di residenza.

L'operazione, per la quale sono impegnati oltre 150 militari tra Carabinieri e Finanzieri, collaborati da unità cinofile del Nucleo CC di Tito Scalo (PZ) e della Compagnia GDF di Matera e con il supporto di un elicottero della Guardia di Finanza della Sezione Aerea di Bari, sta interessando le province di Matera, Cosenza, Varese, Catanzaro, Parma, Milano e Brindisi.

I DETTAGLI
Veniva investita in alcune attività agricole nella zona jonica una parte dei capitali illeciti provenienti dal traffico di sostanze stupefacenti e in tal modo il denaro veniva riciclato e ripulito. Carabinieri e finanzieri delle rispettive Compagnie di Policoro hanno arrestato i promotori delle attività di spaccio in questa parte del Materano, individuati nei fratelli Solimando di Tursi, nonché i vari fiancheggiatori e spacciatori che gestivano le piazze della cessione di droga, in particolare cocaina, hashish e marijuana, nei Comuni di Policoro, Scanzano Jonico, Colobraro, Tursi, Valsinni e Bernalda. Tra gli arrestati, inoltre, ci sono imprenditori agricoli che hanno beneficiato nel tempo, almeno a partire dal 2013, del reinvestimento di ingenti capitali per lo sviluppo delle loro aziende agricole, a discapito della libera concorrenza. I soldi riciclati venivano utilizzati per l'acquisto in contanti, da terzi conferitori, di prodotti ortofrutticoli poi etichettati e rivenduti come produzione propria. In questo modo i proventi dell'attività delittuosa venivano ripuliti.

Il gip del Tribunale di Potenza non ha ritenuto sussistente il reato di associazione mafiosa, contestato dalla Dda di Potenza ma secondo il giudice l'ipotesi non è assistita dai gravi indizi. Il gruppo di trafficanti di droga si riforniva in Puglia, Calabria, Campania e Albania e movimentava le varie piazze di spaccio della zona del Metapontino. Nel corso dell'attività d'indagine sono stati sequestrati in diversi momenti circa 7 kg di marijuana, 230 grammi di cocaina, 640 grammi di hashish e un'area di 10.000 metri quadrati adibita alla coltivazione di marijuana con circa 1000 piante di cannabis a dimora e 300 essiccate. Nell'operazione di oggi sono stati sequestrati i compendi aziendali di due aziende agricole, un opificio, terreni, fabbricati e disponibilità finanziarie.