Bradanica: eliminare pericoli su tratto Matera-La Martella

Comitato di quartiere “Quaroni” vuole corsie di accelerazione per ridurre i rischi

lunedì 8 giugno 2020
Il tratto che va da Matera a La Martella della Strada Statale 655 Bradanica rappresenta un pericolo fisso e costante per "Quaroni", il comitato di quartiere dei residenti del piccolo borgo alle porte della città dei Sassi. Così ha deciso di inviare una missiva a tutte le istituzioni: locali, regionali e nazionali chiedendo la risoluzione del problema.

Una lettera inviata dal presidente del presidio di comunità Tommaso Martinelli nella quale si spiegano le ragioni della protesta per un'arteria interessata da lavori che nel tratto lungo circa 7 chilometri, aperto provvisoriamente nell'aprile 2018, ha fatto registrare innumerevoli incidenti con notevoli danni alle cose e alle persone.

La causa- secondo i residenti del borgo- è da attribuirsi alla mancanza di corsie di accelerazione degli accessi alla statale. Infatti, gli accessi sono caratterizzati "anziché da auspicate e normali corsie di accelerazione, da inconcepibili e pericolosissime corsie di immissione, con segnaletica orizzontale di Stop" che obbligano ad una lenta immissione sull'arteria stradale con il sopraggiungere di veicoli ad alta velocità che rende pericolosissima questa operazione. Se a questo si aggiunge che la prima uscita utile per La Martella dista più di due km e mezzo, per i residenti del borgo non c'è nessun beneficio derivante dalla strada, così come sottolineano dai Quaroni.

"Parrebbe acclarato – si legge nella missiva- che la nuova arteria non implementi la miglior fruizione al Borgo, pur rimarcando gli oltre 24 mesi in cui gli avventori tutti sono stati privati del tratto della provinciale 8, sacrificata per l'esecuzione dei lavori, collegante il Borgo allo svincolo per Matera centro e pertanto costretti ad avvalersi del percorso alternativo considerevolmente più lungo, con aggravio dei tempi di percorrenza ed insidie di sicurezza, previa risagomatura del manto stradale". Da qui la lagnanza circa l'inconcepibile mancata realizzazione di corsi di accelerazione che rappresentano -a detta dei residenti del borgo- "pericolo fisso e costante per la pubblica e privata incolumità".

Per queste ragioni – conclude la lettera del comitato di quartiere- al fine di salvaguardare e tutelare delle vite umane e rimuovere l'insidioso pericolo per la pubblica e privata incolumità, si chiede agli enti preposti di intervenire finanziando una variante in corso d'opera "per l'esecuzione delle corsie di accelerazione e l'uscita per il Borgo all'altezza della zona industriale". Se ciò non fosse possibile, allora dal comitato chiedono di istituire una commissione che programmi degli interventi per pervenire ad una soluzione.

"In mancanza di risposte avanzeremo richiesta formale d'istituzione di un tavolo di lavoro, richiedendo l'autorevole intervento del Prefetto di Matera, al fine di addivenire alla rimozione delle situazioni di pericolo denunciate"- concludono dal comitato di quartiere.