Falò di San Giuseppe, l'ordinanza sindacale divide i cittadini

La polemica corre sul filo dei social network

martedì 17 marzo 2015
A cura di Marco Delli Noci
A pochi giorni dal 19 marzo, data in cui si festeggia San Giuseppe, si scatena la polemica sui social riguardo la nuova ordinanza sindacale emessa dal sindaco di Matera, Salvatore Adduce.

Com'è noto l'ordinanza pone sotto la lente d'ingrandimento i falò che, come da tradizione, si accendono per celebrare il patrono dei falegnami e degli artigiani. In sostanza l'atto amministrativo disposto dal primo cittadino regolamenta la tradizione popolare "al fine di garantire la qualità dell'aria e la tutela della salute pubblica".

Nel dettaglio, è stato disposto che "chiunque, singolarmente o in gruppo, intenda accendere un falò, deve preventivamente farne domanda scritta indirizzata al sindaco ed al comando di Polizia Locale, designando un cittadino maggiorenne quale referente per un singolo falò, indicando il luogo dell'accensione ed allegando, oltre all'assenso del proprietario dell'area in cui si intende predisporre il falò, la dichiarazione l'esplicito rispetto dei contenuti della presente ordinanza".

Nella pratica chi vorrà accendere un falò, dovrà richiedere l'autorizzazione. Un provvedimento che provoca pareri contrastanti tra i cittadini e accende polemiche sui social network. Chi è d'accordo con l'ordinanza non fa altro che perseguire l'obiettivo precauzionale con cui è stata emessa: "Giusta ordinanza perché è necessario prevenire. I falò vengono accesi anche e sopratutto in posti pericolosi e in zone con il verde pubblico, esempio : il parco sottostante il campo scuola nei pressi del rione Serra Venerdì, parco tenuto abbastanza bene dal comune, regolarmente curato nella tosatura del prato e nell'innaffiatura, ove molte persone, ed anche con bambini, passeggiano".

Mentre i dissidenti si appellano alla tradizione: "Già questa tradizione andava scemando, adesso viene completamente troncata. I ragazzi del mio quartiere, compreso me, stanno raccogliendo legna per organizzare un bel falò. Facciamo i turni per evitare che la gente lo venga ad accendere, e il primo di cui aver paura è il Comune? Invece di incentivare questa tradizione, l'amministrazione comunale la blocca in questo modo". Qualcun altro la prende ironicamente: "Ora tutti al catasto a verificare la proprietà dei pezzi di terra abbandonati dove fare i falò". Proposta anche una soluzione alternativa: "Bastava ordinare di fare i falò in aree abbandonate, lontano dai parcheggi delle auto con multe salate in caso di inosservanza delle disposizioni senza bisogno di autorizzazioni. Ovviamente per la serata, aumentare i controlli da parte dei vigili".

Dunque, si preannuncia un San Giuseppe di "fuoco" con i materani in fermento. Si attendono sul campo gli sviluppi della vicenda.