Freerunnning nei Sassi, incidenti per due atleti

Hanno riportato fratture o lussazioni cadendo mentre si allenavano

venerdì 4 ottobre 2019 16.39
Spettacolari acrobazie tra i tetti e le strade degli antichi rioni dei Sassi ma non sono mancati gli incidenti alla "Red Bull Art of Motion", competizione internazionale per la prima volta in Italia.

Sono 18 i freerunners provenienti da tutto il mondo per confrontarsi in un'area adiacente al Palazzo del Casale, nel cuore antico della città, tra evoluzioni che prevedono corse tra i Sassi, salti dai tetti e scenografiche acrobazie per una specialità. Il freerunning è diverso dal parkour (i salti a precipizio nelle città, da ringhiere o tetti) perché predilige la creativa e la spettacolare, l'inventiva, il coraggio e la pulizia di esecuzione di trick e atterraggi per una vera e propria "arte del movimento" .

Durante gli allenamenti, però, non tutto è andato per il verso giusto. Nel tentare il salto da un tetto ad un muretto in via D'Addozio un atleta è caduto per diversi metri procurandosi alcune fratture ed è stato medicato in ospedale. Anche un altro atleta, per una caduta, ha riportato la lussazione della spalla ed è stato costretto alle medicazioni ortopediche.

Sicuramente si tratta di atleti abituati a cadere e pure a farsi male, considerate sia le altezze su cui si cimentano sia le difficoltà acrobatiche. Quindi sarà per una prossima volta.

Ovviamente a Matera la festa va avanti. I migliori si sfidano domani in finale.

AGGIORNAMENTO DEL 5 OTTOBRE 2019
Grande spettacolo a Matera per la "Red Bull Art in Motion". Atleti di tutto il mondo si sono messi in competizione per le migliori acrobazie tra tetti e muretti.

Ma non mancano le polemiche. La Fondazione Sassi, per voce del presidente Vincenzo Santochirico denuncia che si sono verificati "numerosi danni agli immobili nei Sassi".

"I tetti dei Sassi - afferma - sono stati presi d'assalto dagli spettatori che, non accontentandosi della visuale da uno dei tanti belvedere, sono saliti sui tetti, rompendo le tegole, distruggendo i comignoli, arrivando ad arrampicarsi sul campanile della chiesa di San Pietro Barisano. E nulla potevano le pattuglie delle Forze dell'Ordine che, intervenute su richiesta di numerosi residenti, cercavano di far scendere questi ragazzi. Non solo per tutelare la proprietà privata, ma soprattutto l'incolumità delle persone".

Santochirico ha ricordato la necessità di porre attenzione a simili manifestazioni perché "i Sassi, patrimonio Unesco dal 1993, sono fragili".