Incendi a Metaponto: il bilancio è peggiore delle aspettative

Bruciata un'area di 300 ettari

venerdì 18 luglio 2025 19.50
Il bilancio degli incendi del 9 luglio a Metaponto è peggiore delle aspettative. Si era detto che l'area bruciata fosse di circa 100 ettari. Invece, a conclusione dei rilievi, risulta un'area complessiva di 295 ettari e di questi circa 45 ettari di superficie boscata.

Questo il bilancio del vasto rogo che ha costretto anche all'evacuazione di case vacanza e strutture turistiche, secondo i rilievi dell'ufficio foreste, svolti in presenza del Raggruppamento Carabinieri forestale tutela della biodiversità di Martina Franca. L'incendio ha coinvolto non solo zone forestali di pregio ma anche ampie superfici agricole, aree turistiche e strutture ad alta frequentazione stagionale. Alimentato dal vento e dall'assenza di fasce di protezione perimetrale in alcune aree private, ha raggiunto in alcuni tratti la linea di costa, mettendo a rischio anche la biodiversità locale.

"Ci troviamo di fronte a un evento drammatico che ha causato danni ingenti al patrimonio naturalistico, agricolo e turistico di un'area tra le più delicate e preziose della nostra regione'', ha dichiarato l'assessore regionale alle politiche agricole e forestali Carmine Cicala. ''La Regione Basilicata ha immediatamente attivato i propri uffici - ha aggiunto - per una risposta tempestiva e strutturata, a partire dalla messa in sicurezza delle aree colpite fino alla pianificazione di interventi futuri basati su criteri di sostenibilità e prevenzione''.

La superficie boscata, composta in gran parte da Pino d'Aleppo (Pinus halepensis), mostra comunque una buona capacità di resilienza grazie alla naturale attitudine della specie a rigenerarsi anche dopo eventi estremi come questo. L'analisi tecnico-forestale ha evidenziato, inoltre, l'efficacia degli interventi di prevenzione già attuati nelle aree demaniali e nella riserva statale, benché non sufficienti a contenere un fronte di fuoco di tale intensità. Secondo l'assessore regionale, i lavori realizzati con il progetto generale di forestazione 2025 ''hanno permesso almeno in parte di contenere l'espansione delle fiamme, soprattutto nelle particelle nord-occidentali, dove la vegetazione è stata solo lambita. Tuttavia - ha proseguito Cicala - è evidente che dobbiamo potenziare le azioni di prevenzione, soprattutto nelle aree di interfaccia tra zone boscate e insediamenti turistici, agricoli e infrastrutturali''. Già disposte attività di rimozione degli alberi bruciati, rimasti in piedi e di quelli instabili, la potatura selettiva delle piante danneggiate e la messa in sicurezza delle aree a rischio, con particolare attenzione al rafforzamento delle fasce antincendio in prossimità di campeggi, parcheggi e lidi marittimi.