Lavori al parcheggio in via Vena, scoppia la polemica

Residenti e opposizione sul piede di guerra. Costituito un comitato civico

lunedì 2 marzo 2020 17.00
La chiusura temporanea per lavori del parcheggio di Via Vena non è piaciuta ai residenti che hanno sollevato un coro di protesta contro la decisione del Comune, viste anche le proposte alternative giunte da Palazzo di Città per ovviare ai disagi della chiusura.

Proposte che non hanno convinto i residenti delle aree limitrofe al parcheggio. Come soluzioni alternative e temporanee il Comune aveva individuato, per gli automobilisti che parcheggiavano nella struttura di via Vena, zone di sosta lungo Via Castello e Via Lanera e nell'area di parcheggio di Via Annibale di Francia, nei pressi dell'Università.

Una soluzione non gradita dai residenti di quest'altra area, che hanno voluto far sentire la propria voce. Malumori fatti propri anche dalla politica che si è unita al coro di chi ritiene che la questione sia stata gestita male dalla pubblica amministrazione materana. Tra questi il consigliere comunale di "Matera si muove", Daniele Fragasso.

"La già scarsa disponibilità di parcheggi in città viene ulteriormente aggravata da questa scelta improvvida che non ha previsto assolutamente una alternativa adeguata al disagio provocato"- ha sottolineato Fragasso, che avrebbe visto bene una soluzione che avesse previsto una chiusura parziale del parcheggio, così da ridurre al minimo i disagi.

Soprattutto se si considera che – fa notare Fragasso- il numero degli stalli è sensibilmente diminuito nel centro cittadino a causa dei lavori di realizzazione delle aree perdonali: se si aggiunge anche che "l'altro parcheggio di Via Casalnuovo, seppur pronto, resta ancora chiuso per inspiegabili motivi, ecco che la frittata è fatta". Un disagio anche alla luce dell'arrivo della primavera che porta con sé solitamente un notevole numero di turisti in città, "che inevitabilmente aggraveranno il problema"- commenta il consigliere di Matera si muove.

Non tutti però sono sulla stessa lunghezza d'onda. La protesta dei residenti della zone centrali della città, per alcuni è sembrata legittima, per altri invece è apparsa ingiustificata, visto che per loro si attua un "privilegio" (riduzione dei costi di parcheggio), che ad altri cittadini residenti in altre zone della città non è riconosciuto. Un dissenso che ha portato addirittura alla costituzione di un comitato di cittadini nato "per eliminare i privilegi di chi abita nel centro storico e sulla civita".