“Le idee non vanno in quarantena”

Una piazza virtuale in cui confrontarsi su una visione futura della città

lunedì 20 aprile 2020 08.30
Una serie di partiti e movimenti politici insieme per confrontarsi sulle tematiche che riguardano il futuro della città, per il dopo Covid-19, anche in vista della imminenti elezioni amministrative. Lo slogan scelto per il dibattito sulle linee guida che interessano la città di Matera, in un momento in cui è difficile fare politica e aggregare fisicamente le persone è abbastanza significativo: "Le idee non vanno in quarantena".

Ciò significa che se è vero che in questo particolare periodo a causa del coronavirus bisogna essere concentrati sull'emergenza, uniti e remare tutti dalla stessa parte, non si può però non guardare più in là, a quando tutto sarà finito e bisognerà ripartire, da vecchi e nuovi problemi che pretenderanno, ora più che mai, soluzioni certe, celeri ed efficaci. Ecco, allora, che un gruppo di sigle politiche, tra partiti e movimenti civici, hanno deciso di non farsi trovare impreparati, promuovendo un dibattito sui principali temi che riguardano la città dei Sassi.

I Verdi, insieme a Volt, il PSI, ed ai movimenti civici "Matera Civica", "Comunità Materana" e "Tempo di Matera" hanno deciso di confrontarsi su temi caldi come lavoro e futuro per Matera, coinvolgendo in questa discussione studiosi, esperi e rappresentanti delle imprese e lavoratori. "In un momento difficile per la città, oltre a fare di tutto per evitare la diffusione del contagio ed i relativi effetti sul già fragile sistema socio sanitario della Basilicata, come forze civiche, movimenti, partiti, sentiamo con forza la necessità di costruire e tenere aperta una piazza virtuale di discussione sul futuro della città di Matera"- hanno dichiarato i sottoscrittori dell'iniziativa.

L'idea è quella di promuovere un dialogo tra i cittadini attraverso un forum online e i canali social, così da creare una agorà virtuale nella quale poter dibattere, ascoltare ed essere ascoltati, per contribuire alla crescita della città di Matera. E i temi su cui discutere e confrontarsi non mancano: dalla qualità dell'aria, alla sostenibilità alimentare; dalla valorizzazione delle filiere corte, all'importanza di contenere il consumo di suolo, fino ad arrivare alle riflessioni su scuola e sul settore socio-sanitario, battendo soprattutto sulla questione "lavoro", prioritaria in terra lucana.

"Insistiamo sul termine lavoro per la ragione che se un tempo era considerata una punizione di biblica memoria, nel tempo, da castigo è diventato un privilegio. Quando l'emergenza sarà cessata, immaginiamo che questo termine assuma la giusta centralità affidata dalla nostra Carta costituzionale. Sarà sicuramente diverso, ma non perderà il suo fine: quello di socializzare, maturare e di realizzarsi."- concludono i promotori dell'iniziativa.