No a impianti di trattamento rifiuti

Gli imprenditori di Jesce contro l'amministrazione comuanale

venerdì 24 febbraio 2017
No alle imprese impegnate nel trattamento delle biomasse a Jesce.

Coro unanime dei titolari delle aziende localizzate nella zona industriale Jesce in vista del consiglio comunale di Altamura che si terrà lunedì 27 febbraio per discutere della possibilità di localizzare nella zona impianti a biomasse attraverso la pianificazione e individuazione dei siti consoni alla loro istallazione.

In una nota offerta alla stampa, i titolari delle imprese di Matera e Altamura esprimono tutta la loro contrarietà al progetto rimarcando la presenza nella stessa zona di aziende che operano nel settore alimentare alcune delle quali di rilievo nazionale e internazionale, certificate ISO 14000, e che rischiano di perdere tutte le certificazioni di cui godono.
"Non siamo contrari ma, come affermato già due anni fa circa negli incontri con gli allora candidati alla carica di sindaco di Altamura, tra cui l'attuale primo cittadino, Giacinto Forte, la nostra posizione era, ed è, quella di individuare aree distanti dalle attività produttive" si legge nella nota.

"Ribadiamo ancora che, durante la campagna elettorale, il Sindaco Forte assunse precisi impegni nei confronti di noi imprenditori di Jesce, per non fare insediare alcuna attività insalubre a confine con queste zone. Nel confidare che si tengano dovutamente presenti le nostre istanze di tutela delle aziende e dei lavoratori, si invitano il sig. Sindaco, i capi gruppo e i singoli consiglieri a rigettare ogni possibile provvedimento che possa consentire l'installazione di tali attività a confine con le attività produttive di tipo alimentare e/o con certificazioni ISO 14000; oltre che a prevedere attività potenzialmente insalubri con possibili danni all'ambiente a una debita distanza dalle attività produttive, al fine di tutelare la salute e il benessere dei lavoratori".

E per scongiurare il via libera del consiglio comunale, gli imprenditori annunciano la presenza di un loro rappresentante il prossimo 27 febbraio annunciando la possibilità di "adire tutte le azioni giudiziarie presso le autorità competenti, oltre alle dovute considerazioni che ne trarremmo sul rapporto tra imprenditori e pubblica amministrazione" nel caso in cui l'adunanza consigliare decidesse di approvare i progetti già depositati in Comune.