Olive a rischio, troppe piogge

L'allarme lanciato dalla Coldiretti di Matera

domenica 10 agosto 2014 13.14
A cura di Vittoria Scasciamacchia
A rischio la produzione di olive dell'anno 2014 a causa del meteo anomalo. A lanciare l'allarme è la Coldiretti di Matera.

Dalle prime attività di controllo effettuate dai tecnici dell'Assoprol Basilicata si rileva una scarsissima produzione di olive principalmente nella zona della collina materana che va dalla città di Matera a Montescaglioso, Miglionico, Pomarico, Ferrandina, Salandra, Stigliano, Aliano, Scanzano Jonico, Policoro, Pisticci, Montalbano, Nova Siri.
Le varietà olivicole coinvolte sono tutte quelle presenti sul territorio: Maiatica, Leccino, Ogliarola, Coratina, Frantoio.

La causa è da assegnare alle anomale condizioni meteo dell'anno in corso. Dopo un inverno tra i più caldi degli ultimi due secoli, la primavera è stata caratterizzata da numerose piogge, elevata piovosità ed umidità, sensibili escursioni termiche. I bollettini meteorologici ufficiali dell'Alsia evidenziano nella collina materana una quantità di piogge nel periodo aprile/giugno 2014 superiore ai valori medi stagionali del 10%. La massima concentrazione di precipitazioni si è avuta nella fase di mignolatura e allegagione.

"Nonostante ci fosse stata una buona fioritura, si è verificata una scarsissima allegagione, con conseguenze negative sulla produzione – ha dichiarato il Presidente sezionale della Coldiretti di Ferrandina, Agostino Pellegrini – Quasi sicuramente non dovrebbe trattarsi di una patologia di origine parassitaria, ma probabilmente di conseguenze di squilibri fisiologici legati a particolari condizioni meteo in fase di fioritura – allegagione".

Secondo il Presidente di Assoprol, nonché Presidente Regionale della Coldiretti di Basilicata, Piergiorgio Quarto, "Dall'analisi dei campi monitorati e dalle informazioni assunte in loco, si può, in linea di massima, quantificare la perdita di produzione in circa 35-40% nella zona di Matera, 35-40% in agro di Miglionico e Pomarico, 50-60% in agro di Ferrandina, Stigliano ed Aliano".