Registro tumori in Basilicata, il M5S scettico sulle modalità di aggiornamento dati

“Uno scetticismo che deriva dalle promesse irrealizzate”

domenica 25 gennaio 2015 9.04
A cura di Marco Delli Noci
La questione tumori in Basilicata è all'ordine del giorno. Movimenti ambientalisti e studi hanno sempre rintracciato le cause delle neoplasie nell'inquinamento provocato dalle estrazioni petrolifere e da altri 'veleni' industriali.

Invece questa volta il Movimento 5 Stelle regionale contesta le modalità di aggiornamento dati del Registro Tumori in Basilicata (RTB). Entrando nel merito, in commissione consiliare regionale sanità, il neo direttore generale dell'ospedale rionerese e il responsabile del Registro Tumori della Basilicata, Rocco Galasso, hanno illustrato le modalità attraverso le quali stanno aggiornando lo stesso registro.

Ma il reparto del Crob-Irccs di Rionero risulta ancora inefficiente per delle lacune non indifferenti, come afferma il gruppo consiliare M5S, costituito da Gianni Leggieri e Gianni Perrino: "Il reparto non è ancora stato accreditato dall'associazione italiana che si occupa di registri tumori, la AIRTUM, associazione che garantisce la scientificità e attendibilità delle procedure seguite per la raccolta dei dati: è da molti anni che Galasso riferisce, sempre in commissione sanità, che 'a breve' l'accreditamento ci sarà. Peccato che per poter confrontare i dati lucani con quelli europei, il RTB utilizzi dati standardizzati che abbassano artificialmente il numero di casi ogni 100.000 abitanti. Peccato che, inoltre, manchino i dati relativi ai tumori alla tiroide in quanto le strutture fuori regione si rifiuterebbero di inviare i dati al CROB per ragioni di privacy dei pazienti".

Dunque, le maggiori carenze risultano sono il mancato accreditamento e i dati incompleti, questioni annose: "Uno scetticismo che viene dal passato: quando i numeri che venivano forniti erano assai diversi da quelli reali. La stampa ne ha dato ampio conto. E da Rionero giungevano in continuazione promesse che le lacune e le deficienze strutturali sarebbero state colmate al più presto. Intanto, sono trascorsi oltre 5 anni da allora, l'accreditamento non è ancora arrivato e i dati sono ancora incompleti".

Intanto l'incidenza delle patologie tumorali in Basilicata aumenta vertiginosamente: "La Basilicata – avvertono i pentastellati - non è più quell'isola 'felice' in materia di neoplasie. Anzi, sta rapidamente raggiungendo i livelli di tutte le altre regioni piu' industrializzate italiane (dove oggi il trend dell'incidenza delle patologie tumorali è in calo) con punte preoccupanti nel Vulture Melfese, insieme a Potenza e Matera".