Richiesta di stato di calamità per i danni in agricoltura

La richiesta della Cia. Nei seminativi perse le sementi

lunedì 8 dicembre 2025 13.18
La Cia agricoltori italiani ha chiesto la verifica dei danni causati dalle piogge intense degli scorsi giorni per il riconoscimento dello stato di calamità nelle aree maggiormente colpite della provincia di Matera, in particolar modo il Metapontino e l'area della Collina materana.

La sigla agricola ha sollecitato "l'immediato intervento della Regione Basilicata e del Dipartimento agricoltura affinché con tempestività - ha scritto - attivi tutti i necessari adempimenti per pervenire al riconoscimento dello stato di calamità degli areali colpiti dalle piogge torrenziali e fenomeni alluvionali, unico modo per dare un reale e concreto sostegno in questa fase di emergenza in particolare al settore cerealicolo della provincia di Matera''. Secondo la Cia, "dalle risultanze del servizio meteo è stato rilevato che in poche ore in tali territori le precipitazioni sono state di oltre 1/6 di tutti i quantitativi di pioggia che mediamente dovrebbe cadere in condizioni ordinarie in una intera annualità". Vengono segnalati problemi causati dalle piogge alle aree a vocazione cerealicola per ''dilavamento e ruscellamento dei terreni; evidenti sono le modifiche allo stato dei luoghi, altrettanto palesi sono le alterazione dei terreni, come pure la totale compromissione e la perdita delle semine".

Per la Cia, è oneroso per i produttori soprattutto ''la totale perdita delle sementi che le forti piogge hanno danneggiato e trascinato, il cui costo si attesta ad oltre 55 euro a quintale, costo che va rinnovato se si vuole tentare di non perdere l'annata agraria".