Sassi, ponte di ferro e colate di cemento inaccettabili

Inizia la protesta del Movimento 5 Stelle di Matera

domenica 18 gennaio 2015 9.03
Si torna a parlare di deturpazione degli antichi rioni Sassi, del famoso "ponte di ferro" spuntato tra le mura di tufo ormai più di due anni fa e delle colate di cemento sui marciapiedi che, da essere provvisorie, son diventate permanenti. Esasperato, il Movimento 5 Stelle di Matera denuncia ancora una volta l'insostenibile situazione e si scaglia contro l'amministrazione Adduce.

"È conclamato! La gestione Adduce sta facendo molto per il turismo a Matera, per questa ragione, noi attivisti Matera Cinque Stelle, ci sentiamo in una botte di ferro o di cemento, dipende!! Di ferro come quel ponte, quello nei Sassi, quello che fra gli innumerevoli interventi di "abbellimento" della città, è senza dubbio il più spettacolare. Di cemento come quelle colate sparse negli antichi rioni, un po' di qua, un po' di la".

"Non serve essere blasonati critici d'arte – ironizzano gli attivisti - per capire che il ponte di vico del Commercio è un'incompiuta. Quindi perché criticare! Diamogli tempo, è ancora del tutto manchevole di pavimentazione. È evidente che i parapetti in ferro posti nei punti di aggancio sono provvisori. Insomma è sicuramente da completare, nonostante sia già accessibile da tempo".

Bisogna attendere, dunque, ma diversi interrogativi attanagliano i pentastellati: "Come è stato possibile compiere il collaudo dell'opera, nonostante sia chiaramente da ultimare? E poi cosa aspetta l'amministrazione a compiere quegli interventi di "abbellimento" auspicati e annunciati in pompa magna all'indomani delle manifestazioni di "gradimento" dei cittadini? A quando il completamento delle opere a corredo, quali l'ascensore e la piazza sottostante?".

La risposta è presto detta: "Sicuramente l'amministrazione temporeggia per una mera questione di stile. Il cemento del ponte fa pendant con le altre colate di cemento sparse un po' ovunque nei Sassi, queste ultime realizzate in tutta fretta nel dicembre 2013 per garantire la sicurezza (?) dei visitatori del presepe vivente. Alle critiche e alle malelingue si rispose, all'epoca, con l'assicurazione che all'indomani della conclusione del presepe, le cose sarebbero tornate esattamente come erano prima. Furono parole dell'assessore Nicola Trombetta. Che Trombetta sia stato troppo impegnato con l'installazione di bellissime e colorate rotatorie? Si è da poco conclusa l'edizione 2014 del presepe vivente, se l'assessore si impegna ce la potrà fare con soli 365 giorni di ritardo. Forza Nicola!!".

"Ci scusiamo per il tono ironico – continua la nota - Anzi no, non ci scusiamo affatto, non si può rimanere serafici quando assistiamo a interventi scellerati che deturpano il vero patrimonio della Capitale Europea della cultura 2019: i Rioni Sassi. Ma soprattutto, viste le "imprese" di cui sono capaci questi amministratori, ci chiediamo quale futuro deve aspettarsi la città nei prossimi anni? Noi siamo convinti che i Sassi siano un patrimonio da valorizzare, loro continuano a farne scempio. Noi siamo convinti che i Sassi costituiscono il capitale con cui poter costruire un'economia solida, un'economia, veramente e non a parole, basata sul turismo. Loro sono convinti di poter far convivere bellezze paesaggistiche e estrazioni petrolifere, salute pubblica e discariche fuorilegge, decoro urbano e cementificazione selvaggia".

"Ora basta, pretendiamo coerenza – gli attivisti del Movimento 5 Stelle sono decisi a perpetrare la propria opera di difesa e tutela della città dei Sassi - Nei prossimi mesi denunceremo quelli che a nostro parere sono elementi ostativi a che si realizzino seriamente investimenti pubblici e privati nel settore turistico (e non solo) di questa città. Rilanceremo e spiegheremo le nostre proposte. Strategia Rifiuti Zero, riformulazione del trasporto pubblico locale, zero consumo di suolo, solo per citarne alcune. Stando agli ultimi dati, a Matera ci sono tantissimi disoccupati e cassintegrati, tante imprese che stanno chiudendo, tanti giovani costretti ad emigrare e che, invece, se messi nelle giuste condizioni, potrebbero creare qui, tantissime nuove occasioni di lavoro per se stessi e per gli altri. Le nostre proposte, non sono promesse, sono cose concrete già realizzate con successo in altri paesi in Italia e nel mondo. Mirano a creare opportunità in settori innovativi, per questo sarà un onore e un piacere parlarvene diffusamente".