Social card, c'è intesa tra Mise e Regione Basilicata

Fondi 2013 e 2014 per sviluppo economico e utilità sociale

domenica 15 marzo 2015
Definita l'intesa tra Mise e Regione Basilicata sulle modalità di spesa del fondo royalty destinato alla social card. L'accordo verrà sottoscritto dalle parti la prossima settimana presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Il sottosegretario di Stato Simona Vicari ed il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella si sono incontrati a Potenza ed hanno definito una intesa relativa alle modalità di utilizzazione delle risorse derivanti dal "Fondo 3% delle royalties" destinato, dopo il decreto Sblocca Italia, a social card e misure di sviluppo economico.

In particolare, a partire dai Fondi 2013 e 2014 e per successive declinazioni biennali sono stati individuati i seguenti principali settori d'intervento: misure di sviluppo economico a favore dei sistemi di impresa, delle piccole e medie imprese, artigiani, commercianti e autoimprenditorialità, sostegno al reddito, potenziamento dei servizi alle comunità locali, occupazione stabile e progetti di utilità sociale.

L'insieme di tali azioni dimostra l'attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico e della Regione Basilicata alle istanze delle parti sociali e datoriali, a beneficio dei cittadini lucani. Il Sottosegretario Vicari e il Presidente Pittella, attribuendo assoluta priorità al tema della sicurezza e della tutela dell'ambiente, hanno concordato di dedicare la massima attenzione a tali profili attraverso un monitoraggio, diretto, continuo e capillare dei territori interessati dagli impianti.

A tal fine hanno stabilito di costituire un gruppo di lavoro tecnico-scientifico, all'interno della Commissione per gli idrocarburi e le risorse minerarie, con il compito di valutare i parametri di esercizio degli impianti di produzione degli idrocarburi in Basilicata per conoscere dettagliatamente ogni elemento rilevante per la salute e l'ambiente ed individuare tutti gli eventuali interventi migliorativi del ciclo produttivo.

I lavori proseguiranno, insieme alle parti sociali e datoriali, con la definizione del nuovo piano di sviluppo occupazionale ed infrastrutturale secondo la linea strategica definita tra Stato e Regione con il Memorandum.