"Stato di emergenza a Venezia ma non a Matera". E' polemica

Botta e risposta tra le forze politiche

lunedì 18 novembre 2019
A cura di Onofrio Bruno
Il Governo decreta lo stato di emergenza per Venezia. Ed è subito polemica da parte del centrodestra perché analogo provvedimento non è stato decretato per Matera colpita dall'evento alluvionale di martedì scorso.

''Il governo Conte ha decretato lo stato di emergenza per Venezia ma non per Matera, duramente colpita dal maltempo dei giorni scorsi, ignorando di fatto il ruolo che deriva alla nostra città dall'essere Capitale europea della cultura per l'anno in corso, nonché emblema di una possibile rinascita del Mezzogiorno che l'attuale governo dichiara, solo a chiacchiere, essere tra gli obiettivi principali del governo''. Lo ha dichiarato il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Giovanni Vizziello. ''Se il premier Conte è distratto - ha aggiunto - non può certo dirsi presente l'ex ministro Lezzi, che ha imperversato a lungo nella città dei Sassi con vere e proprie incursioni dirette a sovrintendere ai lavori per Matera 2019 e a tutt'oggi non si è degnata di spendere una sola parola per la nostra città, utilizzata, evidentemente, dall'ex ministra solo come vetrina elettorale''. Vizziello ha chiesto la convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio regionale, a Matera, per ''esaminare le possibili azioni da mettere in campo per far fronte alla grave situazione venutasi a creare nella città dei Sassi e nell'area del Metapontino per effetto delle avverse condizioni meteorologiche dei giorni scorsi''.

Replica il Movimento 5 stelle, forza di governo. ''Il governo nazionale è pronto a riconoscere lo stato di emergenza per le zone della Basilicata colpite dall'alluvione del 12 novembre 2019, in particolare per la città di Matera e la sua provincia, visti i danni provocati anche nel Metapontino. Basta semplicemente che il governatore Bardi presenti ufficialmente la richiesta di stato di calamità naturale, senza la quale il governo Conte non può intervenire''. Così in una nota congiunta alcuni esponenti lucani del Movimento 5 stelle, il deputato Luciano Cillis, il senatore Arnaldo Lomuti e il consigliere comunale di Matera Antonio Materdomini, secondo i quali ''se a Venezia arrivano i fondi e a Matera no è solamente colpa di chi sta al governo della Regione e sta dimostrando ogni giorno di più la sua incapacità e il suo distacco dai problemi della comunità'', aggiungono.

''Ancora una volta si tenta di fare campagna elettorale senza nemmeno aver contezza di quanto preveda la normativa vigente - sottolineano - infatti leggendo le dichiarazioni degli esponenti regionali del centro destra, a cui ricordiamo per l'ennesima volta che sono loro a governare la Regione, sembrerebbe che il riconoscimento possa partire in automatico. Invece, senza la precisa e ufficiale richiesta da parte di Bardi, il governo giallorosso non può procedere''. L'attenzione dei pentastellati si sposta pure sulla manutenzione delle caditoie e dei tombini a Matera. ''Se c'è stata - affermano - è stata inadeguata e insufficiente. Come appare evidente che la città dei Sassi debba riprogettare ex novo il sistema cittadino di raccolta delle acque meteoriche''.

A parte la questione politica, alla luce di quanto avvenuto sia nella scorsa settimana sia nel precedente nubifragio, con i fiumi d'acqua nei Sassi, si pone un serio interrogativo: sono diventati più intensi gli eventi climatici? oppure si è persa la mano virtuosa (negli interventi pubblici) nella regimentazione e nella canalizzazione delle acque di pioggia? Una domanda molto seria e impone risposte altrettanto serie.