Tavolo della trasparenza su scorie nucleari di Rotondella

Sono in corso le attività di dismissione dell'impianto

sabato 6 aprile 2024
Nel Palazzo della Regione Basilicata a Potenza si è svolta ieri in modalità mista (in presenza e in videoconferenza) la riunione del tavolo della trasparenza sulle attività di dismissione dell'impianto Itrec di Rotondella. Sogin ha illustrato l'avanzamento delle attività di smantellamento e messa in sicurezza dei rifiuti presenti nell'impianto che ha operato sino al 1987, data del referendum che ha segnato la chiusura del ciclo nucleare italiano. Tre i principali progetti illustrati.

In particolare, il 22 dicembre 2023 sono arrivati nel sito i due contenitori metallici, denominati cask, nei quali verranno stoccati i 64 elementi di combustibile irraggiato 'Elk River', oggi custoditi in sicurezza nella piscina dell'impianto. Il progetto prevede l'inizio delle attività di trasferimento del combustibile all'interno dei due cask entro l'anno. Sogin ha aggiornato anche sui lavori di costruzione del deposito temporaneo Dmc3/Dtc3 annesso all'impianto Icpf, per il quale è previsto nel corso dell'anno l'avvio delle attività propedeutiche all'apertura del cantiere per la sua realizzazione. L'impianto Icpf permetterà di cementare i rifiuti liquidi del sito (il cosiddetto 'prodotto finito'), derivanti dalle attività sperimentali di riprocessamento del combustibile svolte durante il passato esercizio dell'Itrec.

Prosegue, infine, il progetto Siris (sistemazione rifiuti solidi) per il trattamento dei rifiuti radioattivi solidi. Durante l'incontro Sogin ha ricordato che quest'anno, per la prima volta, è possibile visitare l'impianto Itrec di Rotondella, nell'ambito dell'iniziativa OpenGate, giunta alla quarta edizione. Per visitare il principale impianto nucleare del Mezzogiorno è necessario iscriversi entro lunedì 22 aprile sul sito sogin.it.

Oltre al management Sogin, al tavolo hanno partecipato, fra gli altri, i rappresentanti di Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile - Enea, di Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione – Isin, dell'Arpab, delle amministrazioni locali, delle associazioni ambientaliste del territorio e dei sindacati.

(foto di archivio)