Tutti i dubbi sull'avvio della raccolta differenziata

Movimento 5 stelle in piazza per incontrare i cittadini

mercoledì 8 luglio 2020
Il Movimento 5 Stelle è tornato in piazza nelle giornate di sabato e domenica, dopo la pausa pandemica, incontrando i cittadini in merito al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti che tra qualche settimana dovrebbe far cambiare radicalmente le abitudini dei materani, anche se manca una comunicazione ufficiale sulla data di inizio del sistema porta a porta, nonostante i mastelli per la raccolta siano stati in parte già distribuiti alle famiglie.

I pentastellati hanno raccolto numerose criticità, dubbi e disagi dietro il nuovo bando.

"Nuovo per modo di dire" - sottolinea il consigliere comunale Materdomini - "parliamo di un bando nato nel 2016 dalla prima maggioranza De Ruggieri e già all'epoca basato su idee e criteri superati. Il sistema porta a porta, se non accompagnato da tecnologie in grado di misurare la quantità dell'indifferenziato e qualità del differenziato, se non si garantiscono benefici o risparmi economici, attraverso una tariffa puntuale, non riesce ad essere efficace ed efficiente e risulta del tutto superato". Tra i dubbi e le incertezze di molti cittadini, vi è poi la cosiddetta "gestione condominiale" per quegli edifici con più di nove unità abitative, col rischio di ulteriori costi aggiuntivi per i condomini.

Inoltre molti cittadini, soprattutto nei quartieri più popolari, non dispongono di spazi e luoghi adeguati per conservare questi mastelli voluminosi, ancora dubbi si sono registrati su come, e in quale fascia oraria i mastelli devono essere portati in strada, la tarda sera può diventare un disagio per anziani, persone sole, disabili, in termini di sicurezza e responsabilità degli stessi bidoni. Ma soprattutto i cittadini materani sono apparsi completamente all'oscuro sul come dovrà funzionare il sistema, è ancora del tutto assente una campagna di informazione oltre che una campagna di formazione alla cultura del riciclo e riuso domestico.

La raccolta differenziata è un dovere dei cittadini ma ancora una volta i materani si ritrovano davanti ad un'occasione persa; un bando di 100 milioni di euro per l'intero subambito che potevano essere investiti in modo più adeguato per cambiare davvero rotta in chiave sostenibile a Matera, città ancora drammaticamente ferma ad un 19,8% di riciclo dei rifiuti urbani, e per inciso l'Europa ci chiede di arrivare al 70% al 2030.