
Convegni
Laboratorio 2019: un'altra Matera
mercoledì 21 gennaio 2015
Ore 19:30
Sala Ratzinger di Sant'Agnese - Matera
Mercoledì 21 Gennaio 2019, ore 19:30, presso la Sala Ratzinger di Sant'Agnese continuano gli incontri del Laboratorio 2019: Un'altra Matera.
Questa volta verrà ospitato il contributo del Prof. Emmanuele Curti: "Percorsi verso Matera 2019: comunità locali e temporanee".
La settimana scorsa è stato ospitato il contributo dell'ingegner Piergiorgio Corazza che ha approfondito gli aspetti architettonici e (non) urbanistici della città. In particolare, ha spiegato le idee dei pianificatori urbanistici, i migliori di quell'epoca: Quaroni, Piccinato, lo stesso Olivetti ecc., che furono sviluppate per realizzare i quartieri popolari negli anni '50 e '60 a valle delle leggi che portarono all'evacuazione dei Sassi.
Furono realizzati dei veri e propri capolavori di urbanistica dimostrando così che non necessariamente l'edilizia popolare deve essere brutta! Poi purtroppo c'è stato uno scadimento della qualità urbanistica con la realizzazione di brutte periferie piuttosto che quartieri e, soprattutto, rinunciando a qualsiasi forma di pianificazione al fine di favorire solo speculazioni dal cortissimo respiro che hanno malamente dissipato la risorsa territoriale nella nostra città. L'ultima, in ordine di tempo, lo scempio che si sta preparando per l'area di contrada San Francesco intorno al nuovo ospedale… Una lezione che ha fatto comprendere come anche questi quartieri devono essere ferocemente tutelati alla stessa stregua degli antichi rioni dei Sassi.
Questa volta verrà ospitato il contributo del Prof. Emmanuele Curti: "Percorsi verso Matera 2019: comunità locali e temporanee".
La settimana scorsa è stato ospitato il contributo dell'ingegner Piergiorgio Corazza che ha approfondito gli aspetti architettonici e (non) urbanistici della città. In particolare, ha spiegato le idee dei pianificatori urbanistici, i migliori di quell'epoca: Quaroni, Piccinato, lo stesso Olivetti ecc., che furono sviluppate per realizzare i quartieri popolari negli anni '50 e '60 a valle delle leggi che portarono all'evacuazione dei Sassi.
Furono realizzati dei veri e propri capolavori di urbanistica dimostrando così che non necessariamente l'edilizia popolare deve essere brutta! Poi purtroppo c'è stato uno scadimento della qualità urbanistica con la realizzazione di brutte periferie piuttosto che quartieri e, soprattutto, rinunciando a qualsiasi forma di pianificazione al fine di favorire solo speculazioni dal cortissimo respiro che hanno malamente dissipato la risorsa territoriale nella nostra città. L'ultima, in ordine di tempo, lo scempio che si sta preparando per l'area di contrada San Francesco intorno al nuovo ospedale… Una lezione che ha fatto comprendere come anche questi quartieri devono essere ferocemente tutelati alla stessa stregua degli antichi rioni dei Sassi.