A che punto sono Campus e studentato a Matera?

L'attenzione dei più è focalizzata sulle opere da realizzare per la Capitale Europea della Cultura. Tra le innumerevoli opere in dirittura d'arrivo il 2019, ci saranno anche alcuni lavori che, invece, slitteranno nella realizzazione. Ma ci sono anche opere che non sono strettamente legate all'appuntamento con Matera 2019, sulle quali non bisogna comunque abbassare la guardia, per evitare che cadano nel dimenticatoio e diventino l'ennesima incompiuta di una città che si prepara al più importante evento della sua storia.
Una convinzione che ha portato il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Gianni Perrino, a volere interrogare le istituzioni competenti sullo stato dei lavori del Campus Universitario e dello studentato di Matera.
Opere che, nelle intenzioni dell'amministrazione comunale, avrebbero dovuto essere pronte per l'inizio dell'anno accademico 2018/2019, ma che, al momento, non sembrano poter riuscire a mantenere fede alle volontà del governo cittadino.
Il Campus dovrebbe andare in Via Lanera, spostandosi dalla sede di San Rocco per fare spazio alla sede dell'hub 5G, cosa che al momento non sembra ipotizzabile, a detta del consigliere pentastellato.
"Destino più infausto attanaglia invece l'edificio che dovrebbe ospitare lo studentato dell'Unibas. Più che uno studentato sembra essere una moderna chimera impersonificata da uno scheletro di cemento" -commenta laconico il consigliere dei cinquestelle.
Un edificio che avrebbe dovuto essere a regime funzionale già dal 2017.
E invece, "come spesso accade- dice Perrino- la scadenza non è stata rispettata e continuano a susseguirsi annunci e indiscrezioni sulle sorti della struttura".
Ad oggi, quindi, non ci sono notizie positive in merito.

E allora non c'è tempo da perdere e bisogna fare in fretta, perché "il polo universitario di Matera è un importante volano di sviluppo per l'intera regione, capace di intercettare le esigenze di un bacino di utenza di non poco conto come quello pugliese, calabrese e, perché no, internazionale con i numerosi programmi di mobilità studentesca" -spiega il consigliere regionale, che aggiunge come "per conoscere la sorte e il futuro di queste due importanti strutture, ho inoltrato una richiesta di audizione in terza commissione per sentire in merito l'Assessore regionale del competente dipartimento della Regione Basilicata, dei responsabili Unibas, dell'Ardsu e del Comune di Matera".
Una interrogazione che attende risposte certe ed immediate, per venire incontro alla popolazione universitaria della città dei Sassi.