Comune di Matera
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Politica

Ancora acque agitate a Palazzo di Città

Questa volta a scagliare il dardo è il Consigliere Comunale Carmine Alba

"Il rinvio del Consiglio Comunale al 22 aprile prossimo si è dimostrato un'inutile perdita di tempo. Non c'è stato alcun confronto con la minoranza per rielaborare il bilancio di previsione 2017-2019 e i documenti di programmazione ad esso collegati (documento unico di programmazione, piano triennale delle opere pubbliche, piano economico finanziario del servizio gestione rifiuti, piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari)". Lo afferma, in un comunicato stampa, Carmine Alba, consigliere comunale di Articolo 1 - Mdp.

"Le Commissioni competenti, infatti, non sono state ancora convocate e, quindi, nel prossimo Consiglio si esaminerà la proposta di bilancio dell'attuale maggioranza.
E' del tutto evidente che la minoranza, non avendo mai condiviso l'operato del primo cittadino, non possa approvare questo bilancio di previsione 2017-2019. E allora il Sindaco lo approvi con la maggioranza che lo ha sostenuto sinora. In caso contrario prenda atto, formalmente, che il suo progetto politico è semplicemente fallito.
Ne va della credibilità della politica e della coerenza dei consiglieri comunali, soprattutto di quelli di minoranza.
Il tentativo del Sindaco di ricercare una maggioranza alternativa avrebbe dovuto segnare un cambio di passo rispetto alle politiche realizzate sino ad oggi. Avremmo dovuto discutere, dapprima nelle Commissioni competenti e poi in Consiglio Comunale, su ciò che è necessario fare fino alla data fatidica del 2019 e su come farlo per prepararci al meglio ad un appuntamento storico per Matera.
Su queste basi avrebbe avuto un senso un governo di salute pubblica. Un governo cioè che ponesse al centro della politica il bene comune.
Il Sindaco, invece, ha ritenuto di dovere fare degli accordi con un pezzo dell'attuale minoranza e sostituire così i cosiddetti dissidenti, in aperto contrasto con quanto i cittadini materani hanno stabilito nelle urne.
E' un tentativo che, se andasse in porto, proprio perché basato su un accordo di potere e non su un progetto politico condiviso riguardante il futuro della città, farebbe fallire completamente il disegno contenuto nel Dossier Matera 2019 - Capitale Europea della Cultura.
In questo contesto il commissariamento è il male minore. Un bravo prefetto realizzerebbe le opere necessarie e attiverebbe quei servizi indispensabili perché Matera possa rappresentare adeguatamente l'Italia in Europa e nel mondo. Senza compromessi e mediazioni al ribasso che nulla hanno a che fare con il bene dei cittadini".
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