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Politica

Approvare la nuova legge sulla videosorveglianza

Ecco la richiesta di Fratelli d'Italia

Dopo i fatti raccapriccianti dell'istituto venosino di riabilitazione, solo l'ultimo in ordine di tempo, e l'escalation di furti e rapine, la questione sicurezza deve balzare al primo posto dell'attività politica regionale.
Già nel 2016, quando tutto il mondo politico regionale taceva, ci eravamo accorti che la tutela della serenità dei cittadini è una priorità presentando una proposta di legge sulla prevenzione e il contrasto della criminalità e per la promozione della cultura della legalità e di un sistema integrato di sicurezza nell'ambito del territorio regionale.

Nel dispositivo, sono presenti norme che vanno dal sostegno delle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità comune e organizzata ai programmi di attività, finanziabili con fondi correnti, volti ad accrescere i livelli di sicurezza, a contrastare l'illegalità e a favorire l'integrazione nonché il reinserimento sociale; fino ad arrivare agli incentivi per la video sorveglianza in: asili nido, scuole dell'infanzia, case di riposo e cura per anziani, centri diurni di sanità mentale, strutture a breve e lunga degenza per i diversamente abili sia fisici che psichiatrici, che siano essi gestiti privatamente e/o parzialmente e/o totalmente da enti pubblici.

Questa proposta di legge, dopo essere stata approvata nella commissione di merito, giace ferma da due anni per la nota carenza di fondi dovuta ad uno sperpero della Giunta delle somme stanziate, invece, per le leggi di iniziativa del Consiglio.
E dopo l'aumento dei furti e delle rapine negli ultimi mesi, siamo intenzionati ad estendere gli incentivi per la video sorveglianza anche alle micro e piccole imprese commerciali lucane attraverso un emendamento.
Mentre tutti i politici si sono riempiti la bocca di slogan in campagne elettorale, noi abbiamo agito mettendo nero su bianco le nostre proposte per una Basilicata più sicura.

La lotta alla criminalità, per noi, è la base per garantire ai cittadini il diritto a vivere liberamente e senza la costante preoccupazione di sentirsi aggrediti, e rappresenta, dunque, uno strumento per assicurare una migliore qualità della vita.
Oggi chiediamo che la legge venga approvata immediatamente perché non si può più aspettare.
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