Consiglio Comunale
Consiglio Comunale
Politica

Il grosso pasticcio del Consiglio comunale

L'assestamento al Bilancio di previsione passa, ma è giallo sui numeri della maggioranza e non solo

Un Consiglio comunale piuttosto acceso si è concluso con il giallo dell'approvazione dell'assestamento al Bilancio di previsione, con molta probabilità senza il numero legale, o comunque la maggioranza assoluta dei consiglieri presenti, ma anche per le modalità di espletamento del voto stesso.

Dopo aver iniziato la seduta in modo piuttosto cauto, la sala "Pasolini" del centro Commerciale di via Sallustio ha visto la convalida della carica al neo consigliere Antonio Sansone, in sostituzione del dimissionario Enzo Acito (divenuto presidente dell'Api).

Quindi spazio alla discussione e approvazione di alcune modifiche al regolamento comunale per l'Imu; una discussione che vede tutti di comune accordo scegliere per le agevolazioni a chi emigrato per lavoro in altre parti d'Italia o all'estero, vedrà delle agevolazioni sul pagamento; inoltre, scelte di adeguamento al ribasso anche per gli anziani.

Dunque, il punto più importante e delicato da trattare. Si approvano diversi emendamenti all'assestamento generale al Bilancio di previsione per l'anno 2013, dopo l'intervento e la presentazione da parte del consigliere di minoranza e presidente della commissione Bilancio, Adriano Pedicini. Si procede al voto. L'aula si svuota, uscite ed ingressi che mettono a dura prova anche l'attenzione della presidente del Consiglio, Brunella Massenzio.

Si vota per appello sino all'approvazione generale ed alla dichiarazione di immediata esecutibilità. A questo punto qualcuno inizia a sollevare dubbi sulla presenza o meno in sala di almeno 21 consiglieri della maggioranza. Sarà stato l'ingresso al limite di Massari, già con la mano alta per votare e annunciato dal tavolo della presidenza a consentire di raggiungere il minimo indispensabile alla maggioranza per ottenere l'approvazione dell'assestamento di Bilancio.

Ma, oltre al problema inerente il numero legale o meno per poter dire di essere in maggioranza (50 % più 1) per approvare la delibera, nel corso della votazione degli emendamenti erano usciti dall'aula anche i tre scrutatori nominati dalla presidente del Consiglio, Brunella Massenzio. In aula solamente uno dei tre nominati inizialmente, dunque la necessità di doverne nominare altri baipassata dalla concitazione del momento.

La votazione comunque viene verbalizzata. La Massenzio chiude la seduta del Consiglio. Alcuni esponenti della minoranza si accingono al tavolo della presidenza per protestare sulla decisione. Per il momento, però, resta tutto invariato, ma la minoranza non ci sta. Attenderemo gli sviluppi di una vicenda davvero poco chiara.
© 2001-2024 Edilife. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo sito può essere riprodotta senza il permesso scritto dell'editore. Tecnologia: GoCity Urban Platform.
MateraLife funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.