Cementeria inceneritore Italcementi
Cementeria inceneritore Italcementi
Territorio

"La cementeria non diventerà un inceneritore"

Il direttore Tecnico dell'Italcementi, Agostino Rizzo: "Siamo per una assoluta trasparenza"

In questi giorni il tema inerente la valutazione dell'impatto ambientale, effettuata tramite i rilevamenti dell'Arpab, sulla Italcementi e la combustione che avviene all'interno dell'azienda a poco più di 7 chilometri dalla città di Matera, è divenuto sempre più importante e dibattuto in città. Ci arriva in redazione, direttamente dall'ufficio stampa dell'azienda, che gestisce la cementeria della città dei Sassi, la nota che stabilisce ufficialmente la posizione della Italcementi al riguardo.

"La cementeria di Matera non è e non diventerà mai un inceneritore - si legge nella nota a firma di Agostino Rizzo, Direttore Tecnico di Italcementi - L'attività industriale dell'impianto resta e resterà sempre la produzione del cemento. E proprio per continuare a produrre un cemento di qualità, qual è quello di Matera, la cementeria non impiegherà mai nei propri forni "rifiuti qualsiasi", tali da alterare le caratteristiche dal clinker, continuando invece a operare nel rispetto della salute e dell'ambiente, oltre che naturalmente nel rispetto scrupoloso dei limiti emissivi e delle normative".

"Un rispetto dell'ambiente - prosegue Rizzo - dimostrato anche dai risultati dei primi rilievi Arpab effettuati nell'ambito del protocollo d'intesa tra istituzioni e azienda. Riteniamo positivi questi primi risultati del monitoraggio, una analisi approfondita che noi stessi abbiamo voluto e che abbiamo sostenuto economicamente. L'adesione al protocollo infatti è una scelta volontaria dell'azienda. Sono controlli che vanno ben oltre le prescrizioni di legge, per una assoluta trasparenza verso la comunità materana".

"Quanto alla richiesta di utilizzo dei CSS, essa risponde a una necessità del territorio: negli scorsi mesi l'azienda ha manifestato la disponibilità a contribuire alla soluzione del problema dello smaltimento di quel 25% dei rifiuti urbani non pericolosi, che non può essere recuperato attraverso la raccolta differenziata e che può essere invece valorizzato come risorsa energetica. Il quantitativo richiesto corrisponde solo a una percentuale dell'energia necessaria per produrre il clinker e non alla sostituzione completa dei combustibili tradizionali che vengono invece integrati con materiali attentamente controllati. La cementeria vuole produrre cemento in modo sostenibile".

"L'utilizzo dei CSS in cementeria - sottolinea Rizzo - non è in contrasto con la raccolta differenziata, anzi. La raccolta differenziata è il presupposto necessario per la produzione del CSS. Al termine del processo di recupero dei materiali, con il CSS possono essere valorizzati anche i materiali non riciclabili e questo rappresenta una soluzione utile alla comunità, perché evita il ricorso alle discariche che l'Unione Europea ci chiede di eliminare. Ciò ci consente di applicare ciò che L'Europa considera Migliore Tecnica Disponibile e di avvicinarsi a quanto i paesi europei applicano da decenni".


"L'uso di combustibili alternativi - spiega il Direttore Tecnico - non ha alcuna conseguenza negativa sulle emissioni dell'impianto. Al contrario: alcuni valori, come gli ossidi di azoto NOx, registrano un calo significativo. Il revamping dello stabilimento ha consentito l'applicazione di tecniche di eccellenza non solo per il processo produttivo, ma anche migliorando le prestazioni ambientali, che sono oggi tra le migliori nel mondo. Le emissioni sono sempre continuamente monitorate, come previsto dalle autorizzazioni ambientali dello stabilimento, e verificate dagli enti. L'uso di combustibili alternativi non produce nessun tipo di "cenere" da smaltire successivamente. A differenza degli inceneritori, infatti, alla fine del ciclo produttivo non si genera alcun tipo di scoria, proprio per la maggior efficienza del processo produttivo delle cementerie e senza alterare la qualità del prodotto".

"L'azienda - conclude Rizzo - è disponibile a confrontarsi con tutti, per aprire un dialogo con la comunità locale sui vantaggi della soluzione proposta. Noi facciamo parte della città di Matera e del suo territorio. Abbiamo a cuore la salute dei nostri lavoratori e di tutti i cittadini e siamo molto impegnati nella difesa dell'ambiente. Il rinnovamento che ha fatto di Matera una delle cementerie più pulite d'Europa ha avuto, tra i molti vantaggi, la riduzione di oltre il 75% delle emissioni dell'impianto".

"L'uso di rifiuti nei cementifici è una pratica largamente diffusa in tutto il mondo ed è riconosciuta a livello europeo come BAT (Best Available Technique). Con il riutilizzo dei rifiuti si riducono notevolmente le emissioni di gas serra. Inoltre, le cementerie stesse diventano meno inquinanti, perché gli impianti che utilizzano CSS (combustibili solidi secondari) sono sottoposti ai limiti di emissioni più stringenti. Nei Paesi Europei più avanzati, il tasso di sostituzione termica dei combustibili fossili con i CSS nelle cementerie ha raggiunto il 98% in Olanda, il 61% in Germania, il 45% in Austria e Polonia, il 30% in Francia".

Ufficio stampa Italcementi
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