A Matera si celebra la XII Giornata Nazionale del Braille
Una iniziativa dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti
venerdì 15 febbraio 2019
11.00
E' stata scelta, e non a caso, Matera quale sede della XII Giornata Nazionale del Braille. Una iniziativa dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in collaborazione con il Club Italiano del Braille, che ha deciso di dedicare all'argomento una due giorni nella città dei Sassi.
Significativo il titolo scelto dagli organizzatori per le due giornate dedicate alla scrittura dei ciechi. Infatti, spiega il Presidente U.I.C.I. Mario Barbuto, "La cultura tra le mani è il titolo che abbiamo voluto dare a questi due giorni di incontri e dibattiti scegliendo Matera come città simbolo di un tema – la cultura – che per i ciechi e gli ipovedenti passa innanzitutto attraverso il tatto",
Non va dimenticato che i portatori di disabilità di tipo visivo, imparano a leggere con le dita e attraverso esse pongono le basi per la propria integrazione e inclusione nella società, perché è proprio attraverso la scrittura Braille che i ciechi e gli ipovedenti si accostano al patrimonio culturale dell'umanità.
Le due giornate dedicate alla scrittura in Braille, un linguaggio inventata oltre due secoli fa che rappresenta ancora oggi un indispensabile strumento di integrazione e cultura, per tutte le persone con disabilità visiva, si terranno la prima il 20 febbraio presso l'Ex-Ospedale San Rocco, Chiesa del Cristo Flagellato, mentre il secondo appuntamento è in programma nella mattinata del 21 febbraio e si svolgerà presso l'Università della Basilicata.
Significativo il titolo scelto dagli organizzatori per le due giornate dedicate alla scrittura dei ciechi. Infatti, spiega il Presidente U.I.C.I. Mario Barbuto, "La cultura tra le mani è il titolo che abbiamo voluto dare a questi due giorni di incontri e dibattiti scegliendo Matera come città simbolo di un tema – la cultura – che per i ciechi e gli ipovedenti passa innanzitutto attraverso il tatto",
Non va dimenticato che i portatori di disabilità di tipo visivo, imparano a leggere con le dita e attraverso esse pongono le basi per la propria integrazione e inclusione nella società, perché è proprio attraverso la scrittura Braille che i ciechi e gli ipovedenti si accostano al patrimonio culturale dell'umanità.
Le due giornate dedicate alla scrittura in Braille, un linguaggio inventata oltre due secoli fa che rappresenta ancora oggi un indispensabile strumento di integrazione e cultura, per tutte le persone con disabilità visiva, si terranno la prima il 20 febbraio presso l'Ex-Ospedale San Rocco, Chiesa del Cristo Flagellato, mentre il secondo appuntamento è in programma nella mattinata del 21 febbraio e si svolgerà presso l'Università della Basilicata.