Bilancio consuntivo, bocciatura per l'amministrazione

Polemico il sindaco: "Erano pronti 2,5 milioni da investire"

venerdì 1 maggio 2020 20.00
Disco rosso per l'amministrazione comunale di Matera. In consiglio comunale, per la prima volta in videoconferenza, la maggioranza non raggiunge i numeri validi per l'approvazione del rendiconto 2019 e così il provvedimento viene bocciato. A causa dell'assenza di alcuni consiglieri di maggioranza, ha prevalso per un voto in più (16 a 15) l'opposizione nelle cui fila militano molti consiglieri eletti nel 2015 nelle liste del sindaco Raffaello de Ruggieri.

Duro il giudizio proprio degli "ex": in aula non hanno risparmiato alcuna critica al primo cittadino e alla sua maggioranza, pure il difficile frangente dell'emergenza sanitaria con ripercussioni sull'economia e sulle famiglie è stato giudicato negativamente dagli alleati di un tempo.

Per il movimento 5 stelle, come afferma il consigliere Antonio Materdomini, "la mancata approvazione del consuntivo 2019 in consiglio comunale non fa altro che attestare il fallimento del progetto della compagine Matera-2020 con a capo Raffaello De Ruggieri. Nata a pochi mesi dal voto - ricorda - ha visto convergere al suo interno diverse anime, di centrodestra mischiato con i ribelli del Pd, partiti e liste pseudo-civiche che danno segni di vita solo in occasione delle campagne elettorali. In questi 5 anni il Movimento 5 Stelle è stata l'unica forza che è stata coerente col suo mandato elettorale, quello di sentinella dei cittadini, portando avanti il suo programma elettorale e denunciando le numerose anomalie della politica cittadina".

"Questa consiliatura - sottolinea Materdomini - sarà ricordata per il numero enorme, quasi due terzi, di consiglieri che hanno cambiato gruppo di appartenenza, per non parlare dell'ormai famoso Governissimo che ha visto governare a braccetto centrodestra e centrosinistra per poco più di un anno. Abbiamo assistito ad uno spettacolo indecente: assessori che si sono dimessi dalla sera alla mattina senza fornire spiegazioni, altri che dopo le dimissioni sono stati rinominati a distanza di quasi 8 mesi, altri addirittura che si sono autosospesi in attesa di scranni più alti".

Polemico il sindaco per la mancata approvazione. Punta il dito contro l'opposizione, soprattutto gli ex di maggioranza, attribuendo loro "una vittoria di Pirro" di cui "a pagare le conseguenze sono i materani che non potranno godere da subito delle risorse, liquide ed esigibili, di cui il Comune dispone e che potevano essere già innervate nel tessuto economico e sociale della città". Circa 2,5 milioni di euro derivanti dall'avanzo di amministrazione, per il rilancio dell'economia ed il sostegno alle imprese e alle famiglie in difficoltà, non potranno essere investiti più nell'immediato. "Questo uso muscolare della politica - commenta - mi inquieta perché ha neutralizzato il valore razionale e morale della politica stessa".