Bradanica, salta l'accordo tra impresa e lavoratori

Comune e Regione invieranno una nota al Ministero delle Infrastrutture

venerdì 30 gennaio 2015 16.23
A cura di Marco Delli Noci
Si conclude con esito positivo l'incontro di stamane sulla vertenza Bradanica. In prefettura si sono incontrati i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, i rappresentanti dell'Aleandri Costruzioni e dell'Anas, il consigliere della Regione Basilicata, Roberto Cifarelli, e il sindaco del Comune di Matera, Salvatore Adduce.

Nonostante l'azienda e i lavoratori non abbiano trovato un accordo, i rappresentanti del Comune di Matera, della Regione Basilicata e della prefettura di Matera si sono impegnati nel diramare una nota al Ministero delle Infrastrutture e all'Anas nazionale affinchè si realizzi l'opera ancora incompiuta.

Ma, come detto, l'accordo con l'azienda stenta a decollare: "Il tavolo tra le parti è ripreso stamane in prefettura – afferma Franco Pantone della Filca Cisl – ma la nostra richiesta di rivedere i 20 contratti in sospeso non è stata accolta". Però, su questa vicenda, l'azienda ha garantito "qualora si risolva la questione" il reintegro dei lavoratori. Lo snodo è presto detto: l'Aleandri Costruzioni vive un momento di difficoltà economica, rinveniente da un contenzioso passato con il quale si trova a fare i conti attraverso il pagamento di una penale.

Però Pantone risalta il risvolto positivo: "L'impegno delle istituzioni locali è molto forte. La Bradanica è un collegamento stradale di vitale importanza, soprattutto per la città di Matera. Fondamentale sarà la pressione del Comune e della Regione per la risoluzione del problema". Le organizzazioni sindacali, intanto, sperano in un altro incontro con l'azienda e l'Anas, "significherebbe una riapertura del tavolo".

La prossima tappa sarà "un nuovo incontro tra le parti: Comune, Regione, Prefettura e organizzazioni sindacali invieranno una nota molto ferma". A quanto sembra, si intravede un filo di luce in fondo al tunnel. Basterà la pressione delle istituzioni locali per completare l'opera e reintegrare i lavoratori?