Contraffazione e abusivismo, Confartigianato lancia l’allarme

“Danni in Basilicata per 80-100 milioni di euro annui”

martedì 9 giugno 2015 8.57
A cura di Marco Delli Noci
L'associazione di categoria degli artigiani lucani lancia l'allarme sulla contraffazione e l'abusivismo nel proprio settore, ma non molla come recita un suo slogan: "Nessun passo indietro, nessun cedimento nella difesa del patrimonio manifatturiero italiano".

Entrando nel merito, il richiamo di Confartigianato Basilicata evidenzia i danni per gli artigiani lucani che è quantificabile tra gli 80 e i 100 milioni euro l'anno. Dati di Confartigianato alla mano, ad essere colpiti sono soprattutto le piccole imprese che lavorano per committenti e marchi nazionali. Negli ultimi 5 anni le imprese artigiane sono state decimate, con una perdita di 7.052 aziende, pari ad un calo del 9,9%. Soltanto nell'ultimo anno le imprese artigiane di questi settori 'invasi' dai falsi sono diminuite del 2,1%. Le più colpite sono state le imprese del Molise, calate negli ultimi 5 anni del 27,3%, seguite da quelle della Puglia ( -24,3%), della Sicilia (-19,1%), della Basilicata (-18,7%) e della Sardegna (-17,9%).

"Un fenomeno criminale di dimensioni globali come la contraffazione – avverte Antonio Miele, presidente Confartigianato Basilicata – va combattuto con armi globali e non solo a livello europeo, internazionale e nazionale. L'azione repressiva, la collaborazione tra le forze dell'ordine di tutti i Paesi, devono essere accompagnate da attività di prevenzione e da iniziative legislative a tutela dell'origine e della qualità dei prodotti, a cominciare dall'approvazione di una regolamentazione europea, come quella sul 'made in', che obblighi a indicare l'origine dei prodotti e garantirne la piena tracciabilità. Ma bisogna anche intensificare le attività di formazione e informazione alle imprese a ai consumatori sui danni provocati dalla contraffazione, sulla difesa della proprietà intellettuale e industriale, sulla tutela del made in Italy. E ci aspettiamo azioni significative in difesa del made in Basilicata anche dal Governo Regionale".

Rivolgendo lo sguardo oltre i confini nazionali, "la multinazionale del 'falso' – sottolinea la Confartigianato - fattura 200 miliardi l'anno in tutto il mondo, ma la cifra è destinata a crescere del 74,5% in dieci anni, in linea con la dinamica del commercio internazionale. La contraffazione è un 'affare' di dimensioni globali che in Italia 'vale' 6.924 milioni, pari allo 0,45% del Pil. Il nostro Paese è il primo in Europa per quantità di merce sequestrata: tra il 2008 e il 2013 si sono registrati 99.748 sequestri per 334,5 milioni di pezzi contraffatti del valore complessivo di 3.789 milioni. Secondo il rapporto di Confartigianato, infatti, i settori più esposti alla contraffazione sono quelli del tessile, abbigliamento, calzature, occhialeria, cosmetici, giocattoli che rappresentano l'89,2% dei valore delle merci sequestrate tra il 2008 e il 2013".