Cosa resta di Matera 2019?

Le proposte del sindaco alla Fondazione: "stimolare nuovi progetti"

domenica 22 novembre 2020
Rapporto con il territorio, ruolo nella governance per il Comune, riproposizione di una cultura dell'innovazione. Sono queste le principali questioni poste sul tavolo dal sindaco Bennardi alla sua prima partecipazione ad una riunione del consiglio di amministrazione della Fondazione Matera-Basilicata 2019.

"La sfida della Fondazione Matera 2019 deve essere quelle di portare a bordo tutta la città, chiamare a raccolta le esperienze, i cantieri, le start up presenti sul territorio, per stimolare ed esprimere progettualità"- ha detto il primo cittadino nel suo intervento. Il sindaco si è detto convinto che per far sì che la Fondazione rappresenti un valore aggiunto per la città c'è bisogno di ripartire da una dimensione comunitaria, che veda la cultura come strumento di inclusione sociale, capace di promuovere i beni e stimolare il potenziale creativo dei materani.

"Oggi, nell'eclisse generale di credibilità dell'azione pubblica, è tempo di verifiche che non diano per scontato il rapporto con il territorio. Sono convinto della necessità di un nuovo ruolo da parte della cittadinanza e dell'Amministrazione comunale per l'apporto che essi potrebbero fornire"- ha sottolineato il primo cittadino materano, convinto della necessità di accrescere il riconoscimento della Fondazione da parte della città dei Sassi, che deve scrollarsi di dosso il rischio di autoreferenzialità, diventando un punto di riferimento per la comunità. Ed in un contesto così delineato, l'amministrazione comunale intende poter dire la sua, in qualità di interlocutore privilegiato.

"E' il tempo di ricucire le relazioni, per connettere e mettere a sistema idee, strutture e risorse da utilizzare come leva di sviluppo sociale ed economico"- ha continuato il sindaco nel suo intervento nel corso del Cda, non mancando di effettuare alcuni passaggi sulla necessità di "coniugare il passato con il presente", con l'innovazione che può rappresentare "uno sguardo e un punto di vista nuovi per la crescita dell'intero sistema". Ecco allora che bisogna proiettarsi verso nuove sfide: per questo il sindaco ha lanciato l'idea di candidare la città dei Sassi a diventare Capitale europea dello smart tourism, così come accaduto quest'anno alla spagnola Malaga e alla svedese Goteborg.

"Si tratta di puntare a un turismo innovativo, sostenibile e inclusivo, fondato su accessibilità, sostenibilità, digitalizzazione, patrimonio culturale e creatività"- ha rimarcato Bennardi, che ha voluto evidenziare come in quest'ottica è auspicabile "una collaborazione tra cultura tradizionale e smart city" utile per generare un processo culturale "che si adatta alla forma della comunità e del territorio urbano".

Parola d'ordine, quindi, fondere i progetti innovativi con la cultura tradizionale, per la quale la città è famosa in tutto il mondo, coinvolgendo in questo processo le istituzioni e la società civile, e puntando, per realizzarlo, al coinvolgimento anche delle giovani generazioni. "È tempo di mostrare come i temi culturali di cui ci occupiamo siano agenti di qualità della vita e di sostenibile e diffuso benessere"- ha concluso il sindaco.