Discarica La Martella, cattivi odori per i residenti

Cittadini protestano su Facebook e il M5S attacca i 16 consiglieri contrari al nuovo impianto

sabato 17 gennaio 2015 09.20
A cura di Vittoria Scasciamacchia
E' forte la preoccupazione dei cittadini del borgo La Martella per i cattivi odori provenienti dalla discarica comunale. Preoccupazione trasformatasi in vera e propria paura alla notizia di un'imminente costruzione, di lì a pochi km, di un nuovo impianto di compostaggio da 40 tonnellate al giorno. Una decisione presa da regione e provincia in barba ad ogni intesa precedentemente sottoscritta.

Da qualche giorno su Facebook si è fatta insistente la denuncia da parte di un numero crescente di residenti del borgo circa l'aria irrespirabile della piccola frazione di Matera. Un grave problema con cui i residenti convivono da più di 20 anni e che sembra essersi accentuato negli ultimi giorni. "Ieri sera stavo per chiamare il 118! Per la puzza ho dovuto tappare il naso ai bambini...stomachevole!", scrive una mamma. A tutto ciò si aggiunge la notizia di un nuovo impianto che giunge come un fulmine a ciel sereno per i cittadini.

"Ma perché nessuno parla della nuova discarica che apriranno a La Martella tra un mese? - si chiede qualcuno nella piazza virtuale dando vita ad una serie lunghissima di commenti - Il sindaco ci aveva illuso che dovevano addirittura chiudere quella già esistente". C'è chi grida al complotto insinuando interessi economici e chi cerca di essere più pratico e costruttivo: "il problema è che, purtroppo, le discariche servono, la soluzione sarebbe una gestione più accurata ma purtroppo noi non siamo civili per la raccolta differenziata e l'amministrazione comunale non è pronta per gestirla, la raccolta differenziata produrrebbe posti di lavoro e nessun problema a livello ambientale", immediata la risposta di chi fa notare che a La Martella la raccolta differenziata "non è mai stata avviata" e che, in ogni caso, "non è vietato creare discariche vicino centri abitati?".

Al borgo si è ormai ufficialmente in stato di agitazione e non mancano proposte di istituzione comitati e avvio di proteste. Certo è che per avere chiarimenti sul nuovo impianto di compostaggio bisognerà attendere il prossimo consiglio comunale in cui sarà discussa la mozione di protesta presentata da 16 consiglieri. Un ordine del giorno contro cui si sono scagliati gli attivisti del Movimento 5 Stelle: "E' vero, non è giusto che il borgo La Martella e i suoi residenti siano sempre meta di questi impianti e dei profondi disagi ad essi connessi. Ma ci chiediamo dove siano stati questi consiglieri, in cinque anni di amministrazione, quando bisognava gridare a gran voce la chiusura della discarica e avviare, ciò che chiediamo da tempo, un piano vero ed efficace per una Strategia Rifiuti Zero. Di chi è la responsabilità se oggi siamo fermi ad una pigra differenziata del 20,7% e schiavi del metodo discarica se non di chi ci ha governato in questi ultimi anni?".

Nel ribadire il proprio no deciso ad ogni forma di discarica e inceneritore, sottolineando ancora una volta il mancato intervento dell'amministrazione comunale su quella che è ormai da anni "una bomba inquinante a cielo aperto", i pentastellati riformulano la propria richiesta: "​Chiediamo intanto che si dia seguito a quanto deciso dalla Conferenza di Servizio del 2014, che si avviino cioè subito analisi accurate per conoscere lo stato di salute reale della discarica, il suo livello di inquinamento e che vengano misurate con attenzione le volumetrie attuali, perché in presenza di inquinanti o di sovrabbanco, se insomma in pericolo c'è la salute dei cittadini, la discarica deve essere immediatamente chiusa! Nell'immediato e in modo provvisorio sarà, purtroppo, necessario spostare i rifiuti altrove, dove c'è un impianto di compostaggio che funzioni davvero e più moderno, ma nel medio lungo termine, la soluzione da mettere subito in atto, rimane la strategia Rifiuti Zero. Basta con inutili e terribili manifesti, azioni di facciata per promuovere un pratica ormai obsoleta: la raccolta differenziata, l'unica cosa seria da fare è trasformare i rifiuti in una risorsa, riciclando, riducendo e riusando, ricavando cioè materie prime secondarie per ottenere da un problema una fonte di sviluppo, occupazione e introito per il comune che si tradurrà inevitabile in un vantaggio per l'Amministrazione Comunale e per tutti i cittadini di Matera".