Fragola della Basilicata Igp, pubblicazione su Gazzetta europea
Altri tre mesi per l'ambito traguardo
martedì 8 luglio 2025
12.00
Sull'edizione di ieri della Gazzetta ufficiale dell'Unione europea è stato pubblicato il disciplinare di produzione della fragola della Basilicata Igp. La zona di produzione della indicazione geografica protetta comprende il territorio amministrativo dei Comuni di Bernalda, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri, Pisticci, Policoro, Rotondella, Scanzano Jonico, Tursi.
In base al disciplinare, la Igp si basa sulla qualità del prodotto e ha un pregresso nella storicità della coltivazione e dell'uso della fragola in Basilicata. La qualità è dovuta ''a fattori specifici della zona geografica, che favoriscono la coltivazione della fragola: pedologici, climatici e umani'' e ''tali fattori agiscono in connessione tra loro ed hanno determinato la notorietà del prodotto rispetto al luogo, tanto da identificarlo con il nome di Fragola della Basilicata''. La lunga esperienza accumulata dagli agricoltori nella coltivazione della fragola ha permesso di valorizzare al meglio il rapporto vocazione territoriale-potenzialità delle diverse varietà, connubio fondamentale per ottenere frutti di qualità. L'assortimento varietale della fragola della Basilicata è ampio e deriva dalla sintesi equilibrata operata dai produttori sulla capacità di adattamento di 29 varietà all'ambiente di coltivazione.
"Un traguardo storico per il nostro territorio e per l'intero comparto ortofrutticolo lucano - ha detto l'assessore alle politiche agricole e forestali Carmine Cicala - è il riconoscimento sostanziale di un prodotto che racchiude qualità, tradizione e innovazione. La fragola è la sintesi degli altissimi livelli di specializzazione raggiunti dall'agricoltura lucana ed è la coltura che siamo certi agevolerà i percorsi commerciali ad altre eccellenze ortofrutticole regionali''. ''Con la pubblicazione - ha sottolineato il presidente del comitato promotore Fragola della Basilicata Igp, Salvatore Pecchia - la Commissione europea ha formalmente concluso il suo prezioso operato. Occorrerà attendere, come disposto dal Regolamento 2024/1143, i 90 giorni utili per eventuali opposizioni come da prassi. La registrazione in Gazzetta ufficiale è un passo decisivo, ottenuto grazie al lavoro multidisciplinare che ha coinvolto, dall'ottobre del 2022, a più riprese, professionisti, centri di ricerca, istituzioni e le organizzazioni di produttori, che hanno dimostrato nel concreto, anche in questo contesto, il valore, l'importanza e l'efficacia del circuito aggregato".
In base al disciplinare, la Igp si basa sulla qualità del prodotto e ha un pregresso nella storicità della coltivazione e dell'uso della fragola in Basilicata. La qualità è dovuta ''a fattori specifici della zona geografica, che favoriscono la coltivazione della fragola: pedologici, climatici e umani'' e ''tali fattori agiscono in connessione tra loro ed hanno determinato la notorietà del prodotto rispetto al luogo, tanto da identificarlo con il nome di Fragola della Basilicata''. La lunga esperienza accumulata dagli agricoltori nella coltivazione della fragola ha permesso di valorizzare al meglio il rapporto vocazione territoriale-potenzialità delle diverse varietà, connubio fondamentale per ottenere frutti di qualità. L'assortimento varietale della fragola della Basilicata è ampio e deriva dalla sintesi equilibrata operata dai produttori sulla capacità di adattamento di 29 varietà all'ambiente di coltivazione.
"Un traguardo storico per il nostro territorio e per l'intero comparto ortofrutticolo lucano - ha detto l'assessore alle politiche agricole e forestali Carmine Cicala - è il riconoscimento sostanziale di un prodotto che racchiude qualità, tradizione e innovazione. La fragola è la sintesi degli altissimi livelli di specializzazione raggiunti dall'agricoltura lucana ed è la coltura che siamo certi agevolerà i percorsi commerciali ad altre eccellenze ortofrutticole regionali''. ''Con la pubblicazione - ha sottolineato il presidente del comitato promotore Fragola della Basilicata Igp, Salvatore Pecchia - la Commissione europea ha formalmente concluso il suo prezioso operato. Occorrerà attendere, come disposto dal Regolamento 2024/1143, i 90 giorni utili per eventuali opposizioni come da prassi. La registrazione in Gazzetta ufficiale è un passo decisivo, ottenuto grazie al lavoro multidisciplinare che ha coinvolto, dall'ottobre del 2022, a più riprese, professionisti, centri di ricerca, istituzioni e le organizzazioni di produttori, che hanno dimostrato nel concreto, anche in questo contesto, il valore, l'importanza e l'efficacia del circuito aggregato".