La maggioranza scricchiola?

Crescono le voci di un rimpasto della giunta a luglio

lunedì 7 giugno 2021 9.42
Alcuni segnali non possono passare inosservati. Il dialogo fitto del Movimento 5 stelle con il partito Democratico prima e, nel dettaglio, con i consiglieri Dem Tommaso Perniola e Carmine Alba, poi; i mal di pancia dei consiglieri comunali di Campo Democratico, Michele Paterino e Maria Cristina Visaggi, eletti nelle liste del movimento politico Volt e da qualche mese fuoriusciti aderendo al gruppo misto, che spingono per avere "agibilità politica": in altre parole una rappresentanza all'interno della giunta.

Ma anche le dimissioni forzate dalla commissione urbanistica della consigliera pentastellata Milena Tosti, non possono essere considerate solo delle coincidenze. All'interno della maggioranza ci sono situazioni critiche da dover risolvere. Una gatta da pelare per il sindaco Bennardi, che non può ignorare questi segnali che manifestano dei disagi da parte di alcuni esponenti della maggioranza venuta fuori dalle urne. E' da qualche giorno ormai che dopo queste fibrillazioni si parla di rimpasto nella squadra di governo, che avverrà probabilmente a luglio.

Secondo i ben informati a dover fare le valigie dovrebbe essere l'assessore ai lavori pubblici Graziella Corti, da sostituire con un nome gradito alla nuova compagine politica nata da una costola di Volt, ma anche alle alte sfere del governo della città.

In questo contesto non stride la proposta del consigliere comunale Giovanni Schiuma di opposizione che rilancia una idea già paventata in tempi non sospetti, qualche anno prima della campagna elettorale. Se si riducesse, infatti, il numero dei componenti della squadra di governo a sei assessori, si accontenterebbero tutte le forze politiche che sostengono la maggioranza, con il valore aggiunto di produrre un risparmio di circa 100mila euro all'anno per le casse comunali da trasformare in uno strumento per la transizione ecologica.

Proposte e idee che non elimineranno questo grattacapo per il sindaco, chiamato a gettare acqua sulle fiamme prima che la casa comunale vada a fuoco.