Petrolio in Basilicata, la Commissione europea indaga sulla situazione ambientale

L’organo istituzionale europeo risponde ad un’interrogazione M5S

giovedì 26 marzo 2015 16.07
A cura di Marco Delli Noci
La Commissione europea ha avviato una procedura d'indagine sull'inquinamento ambientale in Basilicata, provocato dalle estrazioni petrolifere. Questo è quanto fanno sapere dall'organo istituzionale europeo in risposta ad un'interrogazione da parte dell'eurodeputato, Piernicola Pedicini del M5S.

In particolare Pedicini comunica che "la Commissione europea ha avviato una procedura d'indagine e sta valutando ora le risposte fornite dalle autorità italiane per verificare la situazione ambientale e sanitaria provocata dalle estrazioni petrolifere che si stanno effettuando in Val d'Agri (Basilicata), dov'è ubicato il più grande giacimento su terraferma d'Europa". Nella risposta del commissario europeo per l'Ambiente, Karmenu Vella, è scritto: "Una volta terminata questa valutazione sarà stabilito il seguito appropriato".

Esulta l'eurodeputato pentastellato: "La procedura d'indagine avviata dalla Commissione europea, a seguito delle numerose denunce del M5s, è un importante risultato per le popolazioni che risiedono nell'area interessata dalle estrazioni petrolifere e per i cittadini della Puglia e della Basilicata che, ogni giorno, utilizzano l'acqua del Lago del Pertusillo per uso potabile".

E conclude: "Con questa indagine le autorità italiane dovranno spiegare con estrema chiarezza e precisione qual è l'impatto sull'ambiente e sulla salute pubblica che viene provocato dalle estrazioni petrolifere che da circa venti anni vengono effettuate in Basilicata: nessuno potrà continuare a sottovalutare l'inquinamento dell'acqua e dell'aria, con gravi ripercussioni sull'agricoltura e sul turismo locale, e sul drammatico aumento delle malattie respiratorie e tumorali".