Piazza Visitazione, De Ruggieri risponde agli ex sindaci

Il sindaco parla di posizione che “stride con alcune verità che non possono essere ignorate”

giovedì 14 novembre 2019 09.00
Alla critica sulle decisioni prese dall'amministrazione comunale su piazza della Visitazione risponde direttamente Raffaelo De Ruggieri. "Alcune verità non possono essere ignorate"- ha affermato il primo cittadino, rispondendo alle accuse diramate in una nota congiunta sottoscritta da alcuni ex sindaci della città di Matera che per il progetto di riqualificazione di piazza della Visitazione e circa la stazione di Matera Centrale parlano senza mezzi termini di "un disastro annunciato".

I primi cittadini lamentano un mancato coinvolgimento della comunità sulle decisioni relative ad un luogo nevralgico della città, "tenuti accuratamente all'oscuro da qualsiasi progettualità urbanistica a riguardo delle scelte riservatamente operate, prendiamo ufficialmente atto che il peggio si è purtroppo verificato: si sarà così consumato il più deleterio errore urbanistico della città del secondo dopoguerra"- avevano detto gli ex sindaci Francesco Gallo, Francesco Di Caro, Alfonso Pontrandolfi, Saverio Acito, Mario Manfredi, Angelo Minieri, Michele Porcari e Emilio Nicola Buccico.

Accuse che De Ruggieri rimanda al mittente. Sulla questione, per il sindaco, ci sono delle imprecisioni che vanno chiarite. Innanzitutto lo studio di fattibilità tecnico-finanziario del progetto per piazza della Visitazione, curato dall'architetto Stefano Boeri sarà consegnato al Comune entro la fine del mese. Prima dell'approvazione verrà sottoposto alla comunità. Per ciò che riguarda la stazione di Matera centrale essa sarà parte integrante del parco intergenerazionale che l'amministrazione intende realizzare.

Il disastro -afferma il primo cittadino per rispondere alle critiche -sarebbe stato consentire la cementificazione di un'area edificatoria di 53.000 mc. Infatti, conclude De Ruggieri- "Mi sembra che il progetto attuale abbia impedito il disastro annunciato di una totalizzante e disinvolta cementificazione dell'area, oggi destinata a parco urbano".