Pittella: tutti i temi della nuova Basilicata

Ecco cosa farà la Regione nella sua X legislatura

mercoledì 12 febbraio 2014 11.55
Torna a riunirsi il Consiglio regionale e lo fa per ascoltare le quasi 50 pagine di relazione programmatica del nuovo presidente, Marcello Pittella. Una relazioni lunga, complessa e inerente tantissimi temi legati al prossimo futuro della Basilicata.

Si parla di prospettive e di rilancio, di petrolio e agricoltura, ma anche realisticamente di una crisi che non è finita e per superare la quale c'è ancora tanto bisogno di lavorare. La ricetta non è semplice, serve "un progetto e una visione comune per la Basilicata per un nuovo protagonismo della Regione e la sua riscossa civile ed economica". Tanto è incentrato sul rilancio dell'agricoltura e dell'agroalimentare di qualità. Ma anche una nuova politica industriale, aperta ad investimenti extra regionali, un modus operandi già avviata attraverso la scelta dei governatori.

Anche perchè il nuovo governatore della Basilicata ne è convinto, "non possiamo permetterci errori né leggerezze nell'utilizzo delle risorse". Si partirà dalle riforme. "Bisognerà ringiovanire il comparto agricolo e riformare Alsia e Consorzi da accorpare in un unico ente", ma senza dimenticare chimica verde e energia, ma soprattutto l'industria petrolifera "perché la Basilicata non può essere una mucca da mungere", riferendosi proprio alle estrazioni.

Un concetto sottolineato abbondantemente. "Lo Stato non può illudersi che un'eventuale ricentralizzazione delle competenze in materia di produzione, trasporto e distribuzione dell'energia possa consentirgli di sfuggire al negoziato con le comunità locali che sopportano il peso delle attività estrattive - sottolinea Pittella - e nemmeno le aziende estrattive possono avere questa illusione".

Uno sguardo anche all'interno. "Serve un profondo processo di riforma culturale, ma anche organizzativa, della macchina regionale". Le basi sono chiare: "il rigore etico, la trasparenza, l'efficienza, la sobrietà, devono essere il faro del comportamento di ciascuno di noi", perchè la Basilicata è "impantanata nella palude di una crisi ancora non superata", ma la speranza è forte, perchè questa è una situazione "che non vuol dire impossibilità" conclude il presidente della Regione.