Province, sindacati annunciano nuovo presidio in Regione

Urge tavolo di confronto per il riordino delle funzioni e del personale

mercoledì 7 gennaio 2015 10.57
Continua la protesta di sindacati e lavoratori delle province di Matera e Potenza a causa dei tagli previsti dalla legge di stabilità 2015. Le richieste sono chiare: l'apertura di un apposito capitolo di bilancio regionale e un tavolo di confronto sul riordino delle funzioni provinciali e del personale. Le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl comunicano, dunque, che "mercoledì 7 gennaio, in concomitanza con i lavori del Consiglio regionale, i dipendenti delle Province di Potenza e Matera proseguiranno la loro mobilitazione, con il presidio sotto la sede della Regione Basilicata, per sollecitare il Governo locale all'elaborazione di un disegno di legge applicativo della riforma Delrio".

Dopo le manifestazioni del mese di Dicembre, i sindacati sono ancora una volta sul piede di guerra per difendere i 500 dipendenti lucani che risulterebbero in esubero e tutte quelle funzioni di pubblica utilità svolte dalle province che, col venir meno dei fondi, risulterebbero compromesse: viabilità, edilizia scolastica, ambiente, formazione, trasporti, cultura, istruzione, lavoro ecc. "Oltre all'impegno assunto dal governatore, in occasione del presidio dello scorso 30 dicembre, relativo all'apertura di apposito capitolo di bilancio, sul quale far confluire le risorse necessarie", i sindacati e i lavoratori ritengono "altrettanto necessario ed urgente avviare tavoli di confronto in tempi brevi finalizzati alla predisposizione di una proposta di legge sul riordino delle funzioni provinciali e del relativo personale, così come sta avvenendo già in altre Regioni come, Friuli, Veneto, Lazio, Sardegna e a breve anche Toscana e Puglia".

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl insieme ai lavoratori proseguiranno il presidio dalle ore 15 del 7 gennaio, "affinché al tema delle Province possa essere data la massima attenzione e, con esso, alla salvaguardia dei livelli occupazionali e retributivi e alla garanzia dei servizi ai cittadini".