Ritrovamento archeologico nei Sassi

Nell’area di porta Pistola riportato alla luce un edificio sacro

venerdì 7 maggio 2021 18.40
Straordinaria scoperta nelle viscere della città di Matera. La città dei Sassi non finisce mai di stupire e continua a nascondere immensi tesori, riportati alla luce, a volte casualmente, come in questa circostanza.

Erano in corso dei lavori di riqualificazione dell'area di Porta Pistola, punto di raccordo tra i due rioni antichi del Sasso Barisano e di quello Caveoso, quando gli operai increduli hanno rinvenuto un importante struttura dal grande valore storico e artistico.

Un edificio sacro sotterrato per tutta la sua altezza e che presenta un affresco, risalente presumibilmente al sedicesimo secolo. Oltre alla costruzione affrescata, nei giorni scorsi c'era stata un'altra importante scoperta riguardante un muro di recinzione, più arretrato rispetto al muraglione a strapiombo sulla Gravina. Due ritrovamenti che il sindaco Bennardi questa mattina ha ispezionato in compagnia del soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, Francesco Canestrini.

Un sopralluogo per indagare sull'entità dei ritrovamenti. Infatti, -spiegano da Palazzo di città- "le tracce emerse sin dalle prime fasi di pavimentazione dell'area di Porta Pistola hanno portato a svolgere indagini di archeologia preventiva che hanno permesso di rinvenire antiche fosse circolari destinate alla conservazione di derrate alimentari e acqua; lo svuotamento dal terreno di colmatura ha permesso la raccolta di interessanti frammenti ceramici".

Circa il potente muro di contenimento a strapiombo sulla gravina, invece, si è potuto stabilire che fosse avanzato rispetto ad un muro precedente, anch'esso di potenza ragguardevole. Ciò che più di altro ha suscitato sorpresa ed interesse, ovviamente è il ritrovamento dell'edificio sacro che, dallo scavo finora effettuato, appare completamente sotterrato in tutta la sua altezza.

Ritrovamenti importanti in una area come quella di porta Pistola, che in epoca medievale era una delle porte di accesso alla città antica, chiamata anche "Postierla" o "Postergola", ovvero porta di accesso retrostante, che collegava la città al torrente Gravina.

Adesso Comune e Soprintendenza lavoreranno di concerto per garantire che i lavori di riqualificazione si omogenizzino con i ritrovamenti archeologici. I due enti, infatti, hanno garantito di voler "collaborare con la massima dedizione per fare in modo che gli interventi siano eseguiti nel rispetto del passato e del presente, che non appaiono mai scissi, ma addirittura contemporanei. Un modello che deve divenire metodo per il futuro di una città che, tracimante di storia, continua a sorprendere".

Aggiornamento
Sul ritrovamento il Comune di Matera ringrazia Isabella Marchetta (responsabile archeologa dei lavori in corso nell'area di Porta Pistola; anche grazie alle sue intuizioni e alla sua passione è stato possibile questo esito) e Raffaele Paolicelli che già nel 2017 aveva proposto l'ubicazione della chiesa di Sant'Eustachio de Posterga (fino ad allora ritenuta contigua alla Cattedrale) proprio nelle immediate vicinanze dell'ex convento di Santa Lucia. La ricerca di Paolicelli è confluita in un articolo pubblicato nel numero 2 della rivista Mathera del dicembre 2017.
ritrovamento edificio sacro ai Sassi
ritrovamento edificio sacro ai Sassi
ritrovamento edificio sacro ai Sassi
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