Tasi, "Rischio aggravio 60%"

Bankitalia lancia l'allarme ma il sindaco Adduce rassicura i cittadini materani

lunedì 2 giugno 2014 09.00
E' stato il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, a lanciare l'allarme in occasione dell'Assemblea Annuale dell'Istituto Centrale. Visco ha spiegato che il saldo della Tasi, ovvero la tassa sui servizi indivisibili dei Comuni, rischia di essere più salato del 60% sul 2013 per le prime case, con l'effetto di tornare al livello dell'Imu del 2012. Questo avverrà se l'aliquota scelta dai Comuni sarà quella massima del 2,5 per mille. Al contrario, se le amministrazioni opteranno per un'aliquota base dell'1 per mille l'aumento sul 2013 sarà soltanto del 12%.

A questo proposito, il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha dichiarato "Il Governo ha scelto ancora una volta la casa e gli altri immobili come base imponibile su cui applicare la nuova tassa che, tanto per fare alcuni esempi, serve a pagare le spese dell'illuminazione pubblica o la manutenzione del verde, e ciò rischia di provocare palesi ingiustizie nella ripartizione del carico fiscale e un sicuro effetto depressivo nel mercato immobiliare e dunque sulla stessa ripresa economica.
Spiace che proprio il Sottosegretario Delrio, fino a poco tempo fa sindaco e presidente dell'Anci, stia sottovalutando il problema affermando che "gli italiani pagheranno meno e laddove pagheranno di più dovranno parlarne con il loro comune".

"A Matera - ha aggiunto il sindaco - abbiamo scelto di applicare l'aliquota più bassa e cioè l'1 per mille grazie al fatto che abbiamo mantenuto i conti in ordine. Quindi ai cittadini materani questo nuovo balzello costerà molto poco. Ma non si può dimenticare che tantissimi comuni sono in grande difficoltà e potrebbero essere costretti a far pagare un conto salato ai loro cittadini. Non ci stiamo al balletto delle responsabilità fra Stato e autonomie locali. L'Amministrazione comunale di Matera crede che sia possibile, pur in un tempo di drammatiche ristrettezze finanziarie, avere i conti in ordine senza aumentare la pressione fiscale e senza intaccare i servizi essenziali alla persona. E' un virtuosismo, però, che non può durare a lungo a causa dei crescenti tagli ai trasferimenti statali e del vincolo alla spesa del patto di stabilità. E pertanto credo che il Governo debba tenere nella massima considerazione, anche attraverso una forma di premialità, quelle autonomie locali che, come il Comune di Matera, hanno scelto di tenere molto bassa la pressione fiscale".