Vaccino covid, tutelare i più fragili

Appello dell'ordine degli infermieri a favore di disabili, emodializzati e trapiantati

martedì 2 febbraio 2021
"È fondamentale garantire continuità nella somministrazione dei vaccini per il Covid-19 ai pazienti maggiormente a rischio e a chi si occupa della loro assistenza, tanto sanitaria quanto familiare". Questo il pensiero del direttivo dell'Opi, l'ordine degli infermieri della provincia di Matera, che si associa all'appello lanciato dall'Aned (l'Associazione Nazionale degli Emodializzati), affinché si tuteli la salute delle persone che si presentano più fragili e maggiormente a rischio per l'esposizione al covid.

Sono 16 mila e 636 i vaccinati al covid nella Basilicata, a fronte di un totale di 1 milione e 963 mila su tutto il territorio nazionale, per una campagna di vaccinazione che ha investito in questa fase operatori sanitari e pazienti delle RSA. Purtroppo, se da un lato si sta lavorando per riuscire a programmare la vaccinazione degli ultraottantenni, d'altro canto, l'associazione degli infermieri lamenta la mancata calendarizzazione delle vaccinazioni per quelle categorie affette da patologie che le espongono a maggiori rischi: su tutti i disabili, gli emodializzati e i trapiantati.

"Serve una data certa anche per loro"- affermano dall'Opi Matera, che ribadisce la propria vicinanza a queste categorie e alle associazioni che le rappresentano, "affinché vengano fornite loro certezze riguardo la somministrazione del vaccino, affinché le istituzioni competenti rispondano immediatamente a domande avanzate ormai da settimane"- concludono dal consiglio direttivo dell'Ordine degli Infermieri della provincia di Matera.