Ospedale Madonna delle Grazie
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Ospedale e sanità

Braia: ospedale di Matera al collasso

Lettera aperta del consigliere regionale preoccupato anche per i vaccini antinfluenzali

"Bardi e Leone relazionino dettagliatamente e ci facciano comprendere lo stato dei fatti e la programmazione nel breve periodo che il governo regionale e il dipartimento hanno intenzione di mettere in campo per affrontare e cercare di risolvere le questioni da noi sollevate a gran voce, oltre che i dati relativi alla gestione dell'emergenza covid, prima che sia troppo tardi. Abbiamo chiesto dati e trasparenza su tutto".

Inizia così il comunicato del consigliere regionale di Italia Viva, Luca Braia, che ha inviato una missiva indirizzata al Presidente Vito Bardi e all'Assessore alla Sanità Rocco Leone per discutere di due questioni urgenti che riguardano l'ospedale Madonna delle Grazie di Matera. La lettera aperta di Braia continua così:

"Tra le questioni a rischio, a più riprese in questi mesi, in particolare dal marzo scorso in coincidenza dell'inizio della Pandemia da Covid-19, abbiamo segnalato numerose criticità e circostanze particolari di "disservizi" generati da una cronica, ora diventata emergenziale, carenza di organico medico e sanitario all'interno del sistema regionale. In particolare l'Ospedale Madonna delle Grazie di Matera che, al dato odierno, registra 90 persone di cui 11 in terapia intensiva ricoverati per Covid-19. Bisogna innanzitutto ripristinare la governance e legittimarla dopo il grave annuncio estivo a cui è seguito il nulla. Si provveda a nominare immediatamente un Direttore Generale, Sanitario e Amministrativo, oggi dimissionario, per motivazioni a noi sconosciute ancora. I Direttori generali e sanitari facenti funzione, con un foglio di via in mano, fanno quello che possono con pochi strumenti, senza indirizzi politici. Vanno solo ringraziati ma così facendo presto sarà il collasso."

"L'emergenza è diventata assoluta nelle ultime settimane - prosegue il consigliere. In Basilicata abbiamo superato la soglia dei 3.000 contagiati, nella sola città di Matera sono circa 500 in questa seconda fase della pandemia iniziata da fine settembre e che, presumibilmente, dati gli indici in incremento dei contagi, si protrarrà ancora per settimane. Tutto questo sta mettendo a rischio non solo i pazienti che al nosocomio si rivolgono per le cure canoniche ma anche lo stesso personale medico e sanitario esistente. Sono costretti a lavorare spesso non in totale sicurezza (esponendosi essi stessi a contagi), sottoposti a turni massacranti e comunque impossibilitati a poter dare quella assistenza che meritano in primis quanti sono ricoverati e magari allettati, affetti da patologie invalidanti o in isolamento per altre malattie. Inoltre, nonostante gli accorpamenti progressivi di reparti e le misure di sicurezza per le famiglie a cui correttamente è inibita la visita, siamo nella paradossale situazione che poi rimangano completamente all'oscuro, non avendo la minima informazione sanitaria o affettiva sulle condizioni del paziente stesso. Situazione denunciata e non ancora né affrontata, né risolta.

Non voglio sostituirmi a nulla e a nessuno, chiedo però che si verifichi la possibilità di far ricorso a spostamenti interni regionali, di attivare convenzioni con agenzie interinali, di fare accordi con strutture sanitarie private per fruire di strutture e personale disponibile. Si faccia ricorso al personale medico militare, insomma si faccia ogni cosa che possa portare beneficio immediato e non più procrastinabile a un presidio in grande affanno.

Infine, il 12 ottobre scorso ho presentato una interrogazione per la quale ho chiesto immediata risposta scritta, relativamente alla situazione degli approvvigionamenti e della somministrazione dei vaccini antinfluenzali prospettati da governi nazionali e virologi di tutto il mondo per la maggiore popolazione possibile. Chiedevo di conoscere le priorità di distribuzione (medici di medicina generale e pediatri) e di somministrazione (anziani, donne in gravidanza, addetti servizi essenziali e bambini dai 6 mesi ai 6 anni ecc.) oltre che come e se si intendesse coinvolgere le farmacie presenti in tutti i 131 comuni della Basilicata.

Anche su questo tema, oltre alle risposte molto superficiali date dall'Assessore Leone in uno dei passati Consigli Regionali, che preannunciava l'arrivo in due tranche di circa 150.000 vaccini, dopo una gara di approvvigionamento andata deserta (!!), non esistono ancora altre informazioni di dettaglio. Cosa possiamo rispondere, Presidente Bardi e Assessore Leone, alle numerosissime lamentele di tanti cittadini che, avendo fatto richiesta per il tramite dei medici di medicina generale, attendono invano da settimane di essere vaccinati?

Oggi anche la denuncia pubblica della Società Italiana di Medicina Generale - conclude Luca Braia - a cui va la solidarietà da estendere a tutti gli iscritti. I medici sono, loro malgrado, diventati i destinatari di minacce, denigrazioni da parte degli utenti. Tutto ciò è assolutamente immeritato, le responsabilità certamente non sono le loro, ma a loro va data una immediata risposta e giustificazione. Ancora una volta, servono dati, fatti e circostanze che devono essere da voi comunicate in trasparenza per correttezza verso la categoria, i lucani e le lucane e per lealtà istituzionale."
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